Assalto di terra a Gaza, a Legnano presidio in piazza San Magno contro l’invasione
Circa 200 persone si sono trovate in piazza San Magno per un presidio indetto all’ultimo momento nel tardo pomeriggio del 16 settembre. Chiesto che la squadra israeliana, Israel Tech, non partecipi alla Coppa Bernocchi
Legnano è scesa di nuovo in piazza per Gaza, ma questa sera con il cuore un po’ più pesante, dopo l’ulteriore tremendo attacco sferrato nella notte da Israele contro Gaza. Circa 200 persone si sono trovate in piazza San Magno per un presidio indetto all’ultimo momento nel tardo pomeriggio del 16 settembre, dopo le ultime notizie giunta dalla Striscia. Militanti storici, associazioni, giovani e meno giovani, per chiedere che si ponga fine a questa strage insensata, che arriva dopo decenni in cui la popolazione palestinese è stata reclusa in un territorio assediato, bombardata e affamata. Dai militanti è stato anche chiesto che la squadra israeliana, Israel Tech, non partecipi alla Coppa Bernocchi. Come riporta Ansa, dopo giorni di tensioni e timori, causate dalla proteste sempre più estese dei manifestanti Pro Pal che hanno messo nel mirino i corridori della Israel-Premier Tech, il team ha già deciso di cambiare la sua maglia, rimuovendo ogni riferimento al Paese.

Con bandiere, striscioni partecipanti hanno espresso la loro contrarietà alla nuova offensiva e solidarietà al popolo palestinese. La manifestazione ha voluto anche sostenere ancora con forza la Global Sumun Flotilla, l’iniziativa di aiuti umanitari via mare: «La manifestazione promossa spontaneamente dalle associazioni dell’Alto Milanese, ha richiamato ancora una volta l’attenzione sulla drammatica escalation che il popolo di Gaza e l’intero popolo palestinese stanno subendo da due anni – è il commento di Fabio Toriello della Cgil -, e che dalla scorsa notte ha visto un’ulteriore intensificazione con l’invasione della città di Gaza da parte dei carri armati dell’esercito israeliano. Come già dichiarato nel presidio del 6 settembre, continueremo a opporci con fermezza a queste gravi violazioni dei diritti fondamentali della popolazione palestinese e del diritto internazionale. Migliaia di persone innocenti vengono ogni giorno private della sicurezza, della libertà e delle condizioni minime di sopravvivenza. Non possiamo restare indifferenti di fronte a un’aggressione che colpisce la dignità umana e alimenta una spirale di violenza e sopraffazione. La pace e la giustizia non sono principi astratti, ma valori concreti che incidono sulla vita quotidiana di chi lavora, studia e cresce i propri figli in contesti segnati dalla guerra».
Il presidio segue quello organizzato nei giorni scorsi dalla Cgil in centro città, che aveva visto la partecipazione di una settantina di associazioni locali. In entrambe le occasioni è stata ribadita la richiesta di un cessate il fuoco immediato e della fine delle forniture di armi, con un appello alla comunità internazionale a fermare l’escalation.
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