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“Io, l’erede” di Eduardo de Filippo apre domani a Legnano le finali per il Premio Musazzi

Lo spettacolo aprirà il 16 settembre alla sala Ratti il trittico di serate in cui giuria e pubblico designeranno, con i propri voti, il lavoro vincitore della seconda edizione del Premio Musazzi

Cinema Ratti Legnano

Sarà “Io, l’erede”, commedia scritta da Eduardo de Filippo nel 1942, lo spettacolo che aprirà domani, martedì 16 settembre, alle 21.00 alla sala Ratti il trittico di serate in cui giuria e pubblico designeranno, con i propri voti, il lavoro vincitore della seconda edizione del Premio Musazzi. Il primo spettacolo finalista è portato in scena dalla compagnia il Socco e la maschera di Segrate ed è diretto da Rosa Startari. Luca de Filippo, figlio di Eduardo definì “Io, l’erede” una commedia che “fa un’analisi spietata dei nostri sentimenti e dell’ipocrisia che a volte si cela dietro la facciata del perbenismo e della solidarietà sociale”.

Di seguito la trama:

A Napoli, i Selciano sono una famiglia molto in vista: il vecchio Matteo Selciano, ormai defunto, era non solo un noto avvocato della città, ma anche un benefattore portato ad esempio per la sua generosità. Il suo spirito caritatevole si era spinto fino ad accogliere in casa come “beneficati” Bice, rimasta orfana in tenera età, e Don Prospero Ribera, vissuto in famiglia per ben 37 anni. Con la sua morte, il figlio Amedeo ne ha ereditato lo studio d’avvocato e la famiglia intera, Dorotea, Adele e Margherita, la consuetudine della beneficienza, praticata alla stregua d’una professione anch’essa. Mentre, pochi giorni dopo la morte improvvisa di Don Prospero, i familiari sono riuniti in casa in presenza di Lorenzo De Ricco, fidato amministratore di famiglia, e
dei domestici Caterina ed Ernesto, giunge un ospite inatteso di cui nessuno conosceva l’esistenza: Ludovico, figlio di Don Prospero. L’ospite viene a reclamare l’eredità del padre e si mostra “informato” di vita, morte e miracoli della famiglia in cui piomba. Il suo arrivo avrà la portata di un “avvenimento cruciale” per le conseguenze impreviste e inimmaginabili sull’equilibrio familiare.

Il Socco e la Maschera

La compagnia, nata nel 2004, ha accomunato elementi provenienti da varie esperienze di teatro amatoriale e ad oggi conta su un gruppo di attori e tecnici affiatato e preparato. In questi anni sono stati allestiti 27 spettacoli, prevalentemente di genere comico-brillante e di derivazione o ispirazione partenopea. Eduardo De Filippo, naturalmente, ha rappresentato e rappresenta tuttora un punto di riferimento fondamentale. La vocazione del gruppo è però quella di affrontare sempre nuove esperienze, diversificando la gamma dei linguaggi teatrali con cui si esprime. Le produzioni della compagnia hanno ottenuto numerosi riconoscimenti e
conquistato un pubblico affezionato come risposta alla costante ricerca di accuratezza e attenzione ai dettagli in ogni circostanza. La Compagnia aderisce al Gruppo Attività Teatrale amatoriale della Lombardia. Ha sede a Segrate.
Gli altri due spettacoli finalisti sono: “Il berretto a sonagli” di Pirandello con la compagnia “La Marmotta” diretta da Francesco e Roberta Giuffrida, in programma il 30 settembre e “Finché vita non ci separi” di Gianni Clementi con la compagnia “Castelrotto APS” diretta da Alex Micheletto in programma il 15 ottobre, sempre nella sala Ratti
L’ingresso è libero.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Settembre 2025
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