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Legnano ricorda la bomba caduta tra via Galvani e via Moscova: “La guerra è cieca come ogni ingiustizia”

Intorno alle 2 di notte del 13 agosto del 1943 una bomba cadde a Legnanello: le vittime ufficiali furono 30, con parecchi feriti

Legnano ricorda la bomba caduta tra via Galvani e via Moscova

È il 13 agosto del 1943, sono le due del mattino. Nell’aria, nel buio della notte che avvolge Legnano, si sente il rumore degli aerei. Poi un lampo illumina a giorno Legnanello, c’è un sibilo, seguito da un boato tremendo: una bomba cade all’incrocio tra via Galvani e via Moscova. È una tragedia: le vittime ufficiali sono 30, ci sono anche parecchi feriti. C’è una famiglia, la famiglia Toté, che nell’esplosione perde quattro dei sei figli; un’altra, la famiglia Marnati, viene completamente spazzata via. Ottantadue anni dopo quella bomba, Legnano ha ricordato un evento che ha segnato la storia della città con una corona di fiori, deposta in occasione dell’anniversario dal sindaco Lorenzo Radice.

«Ottantadue anni fa, nella notte tra 13 e 14 agosto, le bombe arrivarono anche su Legnano, che era stata sino a quel momento risparmiata – sottolinea il primo cittadino -. Milano bruciava, gli aerei volavano sopra le teste di chi viveva a Legnano e le sirene suonavano e suonavano. La gente viveva tra fame e terrore, come dimostrano le storie nell’intervista “Raccontami una storia” girate dai nostri bibiovolontari. E quella notte una bomba cadde davvero: colpì all’incrocio tra via Galvani e via Moscova, causando 30 vittime e numerosi feriti».

«Oggi una lapide sul muro esterno del Teatro Cantoni ricorda con brevità e secchezza questo fatto tragico che non va dimenticato – aggiunge Radice -: anche quei 30 corpi furono frutto della follia e della barbarie nazifascista, che portarono l’Italia nel dolore e nel buio della guerra, della fame e della morte. Con semplicità oggi ho voluto ricordare e commemorare questo triste evento che segnò profondamente la nostra città».

Nei giorni scorsi il sindaco aveva rappresentato Legnano anche alla commemorazione per la strage di piazzale Loreto a Milano. «Sono due episodi avvenuti a un anno di distanza e in modalità totalmente diverse, ma che ci dicono una cosa sola – conclude Radice -: la guerra non riguarda soltanto chi la combatte, la guerra è cieca come ogni ingiustizia».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Agosto 2025
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