Chiude l’Ottica Gallo a Legnano, Osservatorio Civico: “Nessuna strategia per il commercio di vicinato”
Per l’Osservatorio Civico servono «incentivi per le attività storiche, riduzione della burocrazia e sostegno ai processi di ricambio generazionale»

Dopo le bordate del Movimento dei Cittadini sulla bicipolitana, Palazzo Malinverni incassa anche quelle dell’Osservatorio civico sul sostegno – o meglio sul mancato sostegno – al tessuto commerciale di Legnano. Ad accendere l’ennesima miccia in un’estate sempre più da campagna elettorale la chiusura dell’Ottica Gallo, storica vetrina del centro che dopo 66 anni ha deciso di abbassare definitivamente la saracinesca.
«Al di là dello specifico caso, la situazione in generale solleva interrogativi profondi sulla capacità dell’amministrazione comunale guidata da Radice di proteggere e valorizzare il commercio di vicinato, che costituisce l’anima pulsante della città – sottolineano dall’Osservatorio civico -. Il sindaco di Legnano dal 2020 ha assunto tra le sue deleghe dirette lo sviluppo economico del territorio, una responsabilità che, alla luce delle continue chiusure di attività storiche e negozi di prossimità, appare gestita con mancanza di visione strategica. La perdita di attività storiche rappresenta un impoverimento culturale e sociale che va oltre i meri numeri statistici. Un negozio che chiude non è solo una perdita economica, ma la cancellazione di un pezzo di memoria collettiva della città».
«Di contro l’amministrazione Radice ha dato grandi possibilità di sviluppo a centri commerciali e supermercati, basti vedere realizzazioni in corso all’uscita dell’autostrada – aggiungono dall’Osservatorio civico -. Un ingresso alla città che come biglietto da visita mostra due ulteriori nuovi supermercati ai lati della strada, dove prima vi erano un bosco, un campo da calcio ed una attività produttiva. L’arrivo nei prossimi mesi di altri centri commerciali e la contestuale più che probabile chiusura di altre piccole attività evidenziano la mancanza di una politica commerciale organica e proattiva da parte dell’amministrazione comunale in carica. Mentre il Distretto del Commercio dovrebbe essere “lo strumento per valorizzazione e promuovere i propri territori”, la realtà racconta altro. L’amministrazione comunale in carica sembra limitarsi a gestire gli eventi senza alcuna strategia per sostenere il commercio di vicinato».
Cosa manca? Per l’Osservatorio civico la lista è lunga, e va dagli «incentivi concreti per il mantenimento delle attività storiche» alle «politiche di riduzione della pressione fiscale locale». In poche parole, «manca totalmente la capacità di interpretare e governare le mutevoli trasformazioni in corso, così come è assente una visione che riconosca nel commercio tradizionale un asset strategico per l’identità urbana».
«Da cittadini legnanesi, osserviamo che la chiusura di tali attività non rappresenta solo una perdita economica, ma contribuisce al processo di desertificazione commerciale che sta svuotando i centri storici e le periferie delle città – concludono dall’Osservatorio civico -. Ogni serranda che si abbassa definitivamente è un tassello che viene meno al mosaico della socialità urbana, riducendo le occasioni di incontro e relazione che caratterizzano una comunità viva e coesa. Per noi dell’Osservatorio Civico servono politiche semplici e concrete: incentivi per le attività storiche, riduzione della burocrazia, sostegno ai processi di ricambio generazionale, promozione e messa in rete delle attività commerciali che diventino promotori e portatori di servizi capillari che la grande distribuzione non può garantire sul territorio».
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