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Oltre 50mila presenze all’Isola del Castello di Legnano nelle undici serate del Rugby Sound 2025

Alla fine dell'edizione 2025 del Rugby Sound Festival l'occasione per alcune riflessioni sul futuro della manifestazione e sullo stato di salute dei festival musicali in Italia in generale

Una "Zarro Night" da sold out chiude l'edizione 2025 del Rugby Sound

Si è chiusa con un totale di oltre 50mila presenze l’edizione 2025 del Rugby Sound Festival, appuntamento ormai tradizionale per l’estate del Legnanese che mette al centro la musica di ogni genere, richiamando all’Isola del Castello di Legnano pubblico di ogni età con la regia del Rugby Parabiago e della Shining Production e il patrocinio di Palazzo Malinverni.

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Rugby sound 2025 4 di 9

La line up del Rugby Sound Festival

A partire dal 3 luglio, quando i CCCP – Fedeli alla Linea hanno portato nella suggestiva atmosfera dell’Isola del Castello di Legnano la loro Ultima Chiamata, fino a ieri, sabato 19 luglio, sono state dieci le serate di musica più una a ingresso gratuito, con 27 diversi artisti sul palco, tanti ospiti e deejay set pre e after-show. Fra le novità di questa edizione, anche due terrazze dalle quali è stato possibile godersi i concerti con una visuale sopraelevata. Nel primo weekend in programma, si è passati dall’adrenalina del Punk in Castle che, ancora una volta, ha visto sul palco i Punkreas a fare gli onori di casa, in compagnia di Derozer e Bambole di Pezza, all’ennesimo sold out targato “Voglio tornare negli anni ’90”, live show dedicato ai successi che hanno fatto la storia di un decennio che si è confermato ancora una volta molto amato da un pubblico trasversale.

Spazio poi alle sonorità urban, trap e rap, che hanno visto migliaia di giovani e giovanissimi riunirsi sotto il palco legnanese per acclamare gli artisti più rappresentativi della scena. In 5000 per Kid Yugi, Nerissima Serpe, Papa V e Fritu, tutti insieme nella stessa serata che ha visto in apertura anche Latrelle. Il 10 luglio, come da tradizione del Rugby Sound Festival, porte aperte all’Isola del Castello per l’appuntamento a ingresso gratuito organizzato con il contributo del Comune di Legnano: quest’anno, protagonista sul palco Cisco, per una tappa del suo “Riportando tutto a casa 30 anni dopo” con cui insieme ai suoi compagni di viaggio ha celebrato la musica come fucina di emozioni.

L’11 luglio, poi, è stata la volta del Deejay time, con i DJ Albertino, Fargetta, Molella e Prezioso che sono tornati a Legnano e hanno fatto ballare il pubblico sulle note delle hit che hanno segnato un’epoca, tra energia travolgente, un pizzico di nostalgia e il consueto divertimento. Il 12 luglio ancora un ritorno, quello del Teenage Dream, uno dei party più amati degli ultimi anni, che è tornato al Rugby Sound per la seconda volta dal 2023, accolto da oltre 5000 persone, che hanno sognato e cantato tutte insieme con le hit degli anni Duemila. Lo stesso giorno è stato anche quello dei Primadora, formazione legnanese che dopo la vittoria al contest del 1° Maggio promosso a Legnano da Cgil, Cisl e Uil si è guadagnata un posto sul main stage del festival, per scaldare il pubblico con il loro mix di pop, indie, rock.

Anna fa ballare le sue “Baddies” al Rugby Sound, show all’isola del Castello di Legnano

Il 15 luglio sul palco dell’Isola del Castello è andato in scena l’attesissimo concerto di Anna, l’artista femminile più giovane a conquistare 15 posizioni alla #1 nella chart dei singoli in tutta la storia della classifica FIMI dal 1997 ad oggi, che ha fatto registrare il tutto esaurito con il suo VB Summer Tour 2025  Anna è ufficialmente. Il pop punk di Naska e l’irriverenza dei Fuckyourclique, hanno poi regalato una serata indimenticabile al pubblico nel 17 luglio, quando a sorpresa, sul palco, è salita anche la leggenda della musica italiana Orietta Berti.

Un vero e proprio mini festival nel festival è andato in scena il 18 luglio: sul palco in ordine Niki Savage, Artie 5Ive e, a chiudere, l’acclamatissimo Gué, al Rugby Sound per una data di La Vibe Summer Tour 2025, con quattromila spettatori per la penultima data del Rugby Sound che ha visto convogliato in un’unica data artisti amatissimi dalle vecchie e nuove generazioni. A chiudere l’edizione 2025 il sold out della Zarro Night, quest’anno nella versione più grande di sempre con tanti ospiti sul palco: Eiffel 65, DJ Matrix, Skar & Manfree e Brothers.

Cento volontari del Rugby Parabiago e tante realtà coinvolte

«Anche per il 2025, il successo del Rugby Sound Festival risiede in un grande gioco di squadra – sottolineano gli organizzatori -. Si ringraziano tutte le realtà che hanno contribuito al successo di questa intensa edizione del Festival; ancora di più quest’anno ci sentiamo di rivolgere un enorme grazie al pubblico, così partecipativo, il cui entusiasmo è carburante per gli artisti ospiti e per tutti coloro che sono coinvolti da un punto di vista organizzativo. In questa edizione come non mai, abbiamo visto nuove e vecchie generazioni riunirsi sotto il nostro palco, per vivere un’esperienza che non è solo divertimento, ma condivisione, unione e sana socialità, nel segno della musica e di quei valori legati al fair-play, al rispetto degli altri e anche degli avversari che sono propri del gioco del rugby e delle radici che hanno dato vita a questo evento fin dal 1999».

Da Cristiano Bienati, manager del Rugby Parabiago, arrivano anche una sottolineatura per «l’ottima e imprescindibile collaborazione con il comune di Legnano e i comuni limitrofi» e «un pensiero particolare alla Protezione Civile, alla Croce Rossa e al centinaio di volontari del club che, con dedizione e passione, hanno supportato l’organizzazione e lo svolgimento, e l’importante collaborazione con le Forze dell’Ordine, che hanno lavorato in sinergia per garantire la massima sicurezza e una gestione efficace di eventuali criticità, operando con grande e indiscutibile professionalità, dalla Polizia di Stato, all’Arma dei Carabinieri, alla Guardia di Finanza, ai Vigili del Fuoco e alla Polizia Locale». Qui l’intervista ai volontari

Una "Zarro Night" da sold out chiude l'edizione 2025 del Rugby Sound

Il futuro del Rugby Sound Festival (e non solo)

Il giorno successivo all’ultima data dell’edizione 2025 del Rugby Sound Festival è anche l’occasione per alcune riflessioni sul futuro della manifestazione e sullo stato di salute dei festival musicali in Italia in generale, con un richiamo alla necessità di lavorare alla sopravvivenza di eventi che, come nel caso di Legnano, «tanto apportano ai territori dove si svolgono, spesso in provincia, sia in termini di affluenza, e quindi di ricaduta economica, ma anche di aggregazione, socialità e proposta culturale».

«Quest’anno, rispetto alle due edizioni precedenti, sebbene enormemente soddisfatti, dobbiamo fare un’analisi critica sul mercato in cui operiamo – sottolinea Fulvio De Rosa, direttore della Shining Production e vicepresidente di Assomusica -. Gli oltre 50.000 partecipanti di questa edizione sono un dato che è sentinella di una crescente criticità (nel 2023 le presenze erano state 70mila), che aveva iniziato a manifestarsi già lo scorso anno, ma che in questo 2025, è diventata palese e di difficile gestione per gli organizzatori di eventi musicali di dimensioni medie, con capacità e capienza simili a quella del Rugby Sound Festival».

«La prossimità del territorio legnanese alla città di Milano sicuramente è un aspetto territoriale penalizzante, dovuto al prosperare di venue con eventi di dimensioni anche dieci volte superiori al nostro, che si svolgono in contemporanea nel capoluogo lombardo – aggiunge De Rosa -. Quest’anno, proprio per non sovrapporre il Rugby Sound Festival ai grandi eventi previsti allo stadio San Siro, negli ippodromi o alla Fiera di Rho, per non considerare tutte le altre venue dell’hinterland milanese, abbiamo scelto di spostare l’inizio del nostro festival ai primi di luglio, rispetto al tradizionale inizio che era fissato per la fine di giugno, allungando la durata del festival per avere più occasione di incastro ideale delle date. In parallelo ad un mercato così saturo di offerta di grandi eventi, vi è poi il paradosso di carenza di artisti in tour di medie dimensioni e si è manifestata una difficoltà oggettiva a creare un cartellone con un programma adeguato allo storico e alle dimensioni del nostro festival».

«Esiste anche un altro aspetto molto importante, che riguarda la percezione del pubblico e l’effettiva capacità di spesa di quest’ultimo – conclude De Rosa -. L’incremento dei costi legato all’organizzazione dei grandi eventi, in termini di logistica, ma anche di cachet degli artisti, influisce inevitabilmente su un aumento dei prezzi dei biglietti che, in aggiunta ai costi necessari per completare l’esperienza, ossia i viaggi e l’ospitalità, raggiungono anche cifre esorbitanti per i grandi eventi. Di conseguenza, anche il fan più affezionato, è costretto a fare delle scelte in termini di economie, penalizzando gli eventi di portata media, che soffrono anche per la distorta percezione dell’evento stesso. Quello che stiamo osservando a livello nazionale, è che la proliferazione dei grandi eventi, con capienza di oltre i 10.000 spettatori, dà il via a un effetto di cannibalizzazione di quelli più piccoli, che vengono vissuti dal pubblico come meno appetibili, quasi eventi secondari, in cui l’esserci perde di essenzialità, specie in un’ottica di rinunce da ricollegare nuovamente e in prevalenza alla capacità economica di spesa del singolo. Poche date enormi al posto di tante date distribuite; laddove una volta l’artista andava in “tour” per raggiungere i fan, ora sono i fan che vanno in tour per raggiungere l’artista, spesso a casa sua, intesa come nel suo territorio di origine».

Il comune: “Il Rugby Sound è sempre più una grande festa della musica e della socialità”

«Il Rugby Sound è sempre più una grande festa della musica e della socialità che la comunità del legnanese attende e che riesce a fare quello in cui pochi eventi riescono – sottolinea il sindaco di Legnano Lorenzo Radice -: usare una leva culturale, in questo caso la musica, per parlare a pubblici estremamente diversi tra loro. Il Rugby Sound in questo senso per noi è sempre più una festa delle comunità che esprimono il proprio esserci attraverso la musica ed è molto bello come comune poter sostenere e dare uno spazio a questo genere di eventi che coinvolgono giovani, adulti, famiglie, adolescenti. Per questo ringraziamo Rugby Parabiago per aver anche quest’anno portato al territorio questa enorme opportunità».

«Rileviamo anche noi tuttavia la crescente difficoltà di dare sostenibilità a eventi di questa natura, nonostante sforzi crescenti anche da parte del comune – aggiunge il primo cittadino -. Anche per questo siamo al lavoro per trovare la via adeguata per dare continuità a un evento così bello e apprezzato da decine di migliaia di persone, che è ormai una vetrina irrinunciabile per la promozione della nostra città e per il nostro castello. Un ringraziamento particolare quest’anno è da tributare all’Ufficio Eventi del comune, all’ufficio ambiente, alla nostra Polizia Locale e a tutto quel personale che ogni anno si dedica con attenzione e pazienza a curare gli aspetti autorizzativi e amministrativi, oltre a partecipare alla gestione di alcuni aspetti essenziali per la sicurezza e la logistica di questo evento».

«È stata per noi un’edizione molto positiva – conclude l’assessore alla Qualità della vita Guido Bragato -. Forse mai come quest’anno si è visto veramente come il festival sia ormai parte integrante e integrata dell’offerta di eventi e culturale del territorio. L’incremento delle occasioni di interazione con le realtà locali è sempre più evidente e abbiamo molto apprezzato la collaborazione nata quest’anno con i sindacati per valorizzare i giovani del territorio coinvolti nel loro concertone del primo maggio, ma anche la collaborazione con un’associazione di giovani come Plastic Free che ha supportato gli ecovolontari che abbiamo introdotto per incrementare la raccolta differenziata durante l’evento. Ricordiamo anche la cooperativa Albatros, partner dell’amministrazione su tanti progetti e sempre presente al festival, anche con la campagna di test hiv ed epatite legata al punto Fast Track attivo alla stazione di Legnano».

Foto Riccardo Trudi Diotallevi per Rugby Sound

Redazione
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Pubblicato il 20 Luglio 2025
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