Straordinario intervento di chirurgia maxillo-facciale all’ospedale di Legnano su un paziente oncologico
L'intervento ha permesso di ricostruire una parte della mandibola con un trapianto autologo della fibula, una parte ossea della gamba del paziente stesso, mediante progettazione e produzione assistita da computer

Straordinario intervento di Chirurgia maxillo-facciale all’ospedale di Legnano. L’equipe diretta dal dott. Stefano Paulli nei giorni scorsi è intervenuta per l’asportazione di una parte della mandibola di un paziente oncologico, compromessa dalla malattia, sostituendola direttamente con una protesi ricavata da una sezione della fibula, una parte ossea della gamba del paziente stesso, mediante progettazione virtuale pre operatoria con software dedicato.
«L’intervento ha avuto un duplice effetto – spiega il dott. Paulli, Direttore della Chirurgia Maxillo-Facciale dell’ospedale di Legnano –: innanzitutto l’asportazione di una parte della mandibola seriamente compromessa dal tumore; in secondo luogo, la sua immediata ricostruzione e protesizzazione odontoiatrica , ha generato un beneficio diretto – anche psicologico – al paziente, che si è risvegliato dopo l’intervento non solo con la struttura ossea mandibolare strutturalmente ricostruita”, ma anche funzionalmente ed esteticamente riabilitata».
«L’operazione ha avuto una fase preparatoria – ha poi aggiunto il dott. Paulli – molto attenta e minuziosa. Attraverso indagini diagnostiche tridimensionali, abbiamo evidenziato con precisione il tratto della mandibola da asportare e, contemporaneamente la sezione del perone da utilizzare per la ricostruzione, avvenuta con l’ausilio di protesi specifiche di supporto».
«Questo intervento – commenta il Direttore Generale dell’ASST Ovest Milanese Francesco Laurelli – dimostra l’elevata preparazione dei nostri professionisti e il grado di innovazione delle nostre strutture. A nome dell’intera ASST, ringrazio l’equipe del dott. Paulli e tutti i professionisti che hanno reso possibile questa importante operazione».
«L’approccio multidisciplinare e l’attenzione alla persona nel suo complesso – aggiunge il Direttore Sanitario Valentino Lembo – rappresentano il filo conduttore dell’attività sanitaria realizzata nelle nostre strutture. Nel caso specifico, abbiamo risposto non solo ad un bisogno determinato dalla malattia, ma anche al benessere fisico e psicologico del paziente nelle fasi successive all’intervento». Il paziente, dopo il periodo di degenza, proseguirà il suo percorso di cura al domicilio e nelle strutture socio sanitarie di riferimento.
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