Fiaccolata per la Pace a Legnano, rinviata a domenica 13 luglio la marcia contro la guerra
L'appuntamento è per domenica 13 luglio a Legnano. Si tratta di un’iniziativa simbolica e silenziosa per manifestare la propria profonda preoccupazione di fronte alle sofferenze dei civili nelle guerre di tutto il mondo
Rinviata per il maltempo la marcia silenziosa contro la guerra si terrà domenica 13 luglio a Legnano. Si tratta di un’iniziativa aperta a tutti per manifestare la propria profonda preoccupazione di fronte alle sofferenze dei civili nelle guerre di tutto il mondo, con un’attenzione particolare al dramma che si sta consumando a Gaza.
L’evento è patrocinato dalla Città di Legnano e coinvolge diverse associazioni locali. Il ritrovo è fissato alle 21.00 in piazza Mercato, presso il murale della Pace, luogo ormai riconosciuto in città per le iniziative dedicate alla cultura della non violenza e della solidarietà. La fiaccolata si muoverà poi lungo le vie del centro, per concludersi in piazza San Magno, davanti a Palazzo Malinverni, sede del municipio.
Un percorso simbolico
Il corteo prenderà il via da Piazza Mercato per poi snodarsi lungo un percorso pensato per rafforzare il senso del messaggio di pace. I partecipanti passeranno davanti ai murales della pace, simboli artistici di speranza e convivenza, per poi arrivare in Piazza San Magno, dove è prevista una sosta davanti a Palazzo Malinverni.
In questa tappa conclusiva si terranno diversi interventi: sono annunciati saluti istituzionali da parte delle autorità locali, la presenza di un rappresentante della comunità palestinese in Lombardia, alcuni sindaci dei comuni limitrofi e la lettura di poesie da parte di bambini. Un modo per dare voce alle generazioni più giovani, quelle su cui grava il futuro della pace.
Un appello di umanità
Gli organizzatori tengono a sottolineare che la fiaccolata non è una manifestazione politica, non è contro un governo né contro forze militari specifiche. Si tratta di un evento “dal basso”, aperto a tutti i cittadini e privo di sigle di partito, un “semplice discorso di umanità” che vuole mettere al centro la condizione insopportabile di un mondo in guerra.
Secondo i promotori, nel mondo si contano oggi oltre 50 conflitti attivi, con un bilancio atroce: il 90% delle vittime sono donne, bambini o civili inermi. Il focus specifico della serata sarà su Gaza, dove la situazione umanitaria è definita “drammatica” e si stima che circa il 40% delle vittime civili si concentri proprio lì.
Il contributo delle associazioni
Alla fiaccolata parteciperanno diverse realtà locali che si occupano di promuovere la cultura della pace, una rete che si è rafforzata dopo l’imbrattamento del murale della pace a Legnano. Pur con sensibilità diverse, queste associazioni trovano un filo conduttore comune nei valori di democrazia, non violenza e rispetto, valori che intendono riaffermare insieme in questa occasione.
Un messaggio contro il riarmo
Un altro tema centrale sarà la critica agli aumenti delle spese militari, sia in Europa sia nel Regno Unito, che puntano a portare gli investimenti in armamenti dal 2% fino al 5% del PIL. Per i promotori si tratta di una scelta sbagliata, che rischia di togliere risorse fondamentali al welfare, al sociale e all’istruzione, alimentando un circolo vizioso di violenza. Verrà ribadito con forza lo slogan: “Il riarmo non è la soluzione per risolvere i conflitti”, spiega Flavio Castiglioni di Bicipace.
No a bandiere di partiti
Gli organizzatori rivolgono un appello chiaro ai cittadini: partecipare portando solo fiaccole o candele, evitando qualsiasi bandiera di partito o simbolo politico. L’obiettivo è mantenere la manifestazione libera e apartitica, impedendo ogni strumentalizzazione. La fiaccolata vuole essere un momento di riflessione e unità, focalizzato sulla pace e sul destino dei bambini, in particolare di quelli palestinesi, le vittime più vulnerabili di ogni conflitto.
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