La prof del cuore viene trasferita, l’appello degli studenti del Galilei di Legnano: “Non vogliamo perderla”
A causa del calo delle iscrizioni e dei conseguenti tagli all’organico la professoressa Caldiroli, ultima in graduatoria" sarà trasferita al Dell'Acqua. Con una lettera gli studenti della quarta AS denunciano "l'irrazionalità del sistema scolastico italiano"

Riceviamo e pubblichiamo l’accorato appello degli studenti di quarta AS del Liceo Scientifico “Galileo Galilei” di Legnano. La professoressa di Filosofia e Storia, Carlotta Caldiroli verrà trasferita al liceo Dell’Acqua di Legnano. Essendo ultima in graduatoria, a causa del calo delle iscrizioni e dei conseguenti tagli all’organico, non potrà portare a termine l’ultimo anno, quello più importante, con gli alunni che ha seguito dal primo anno. Per i ragazzi è stata «molto più che un’insegnante». La docente, pur di portare a termine il percorso, ha chiesto anche la doppia cattedra tra il liceo e quello in cui verrebbe trasferita, ma tale richiesta non è stata accettata dal Ministero. La stessa dirigenza del Galilei – sostengono i ragazzi – ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità per trattenere la docente, ma la burocrazia «è prevalsa sul buon senso». Di seguito la lettera integrale
Gentile Redazione di LegnanoNews,
mi chiamo Claudio Pirovano e sono il rappresentante della classe 4°AS del Vi scrivo a nome della mia classe per condividere una situazione che ci tocca da vicino e che ci sta particolarmente a cuore. In questi giorni, la nostra insegnante di Filosofia e Storia, la professoressa Carlotta Caldiroli, ci ha comunicato che, a partire dal prossimo anno scolastico, non potrà più restare al nostro liceo. A causa del calo delle iscrizioni e dei conseguenti tagli all’organico, essendo ultima in graduatoria, verrà trasferita al Liceo “Dell’Acqua” di Legnano. Questa notizia ci ha profondamente colpiti. In questi due anni, la prof.ssa Caldiroli è stata per noi molto più che un’insegnante: è stata un punto di riferimento per la sua preparazione, la chiarezza con cui spiega, la capacità di coinvolgerci e farci riflettere. È riuscita a rendere materie complesse accessibili, stimolanti e attuali. Per questo motivo ci sembra ingiusto e poco sensato perdere una figura così preziosa proprio nell’anno della maturità, quando la continuità didattica e il rapporto costruito con il docente diventano fondamentali. Desideriamo sottolineare un fatto che ci lascia ancora più amareggiati: la professoressa si è offerta spontaneamente di assumere un impegno maggiore, proponendosi per una doppia cattedra tra il nostro liceo e quello in cui verrebbe trasferita, pur di poter continuare a seguirci fino alla fine del nostro percorso. Una proposta generosa, razionale, concreta. Eppure, nonostante la sua disponibilità, l’Ufficio Scolastico Territoriale di Milano non ha acconsentito, adducendo motivazioni burocratiche che ci appaiono poco comprensibili e lontane dalla realtà delle esigenze scolastiche.
Ci teniamo inoltre a riconoscere che anche la dirigenza del nostro liceo ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità per trattenere la docente. La scuola ha cercato soluzioni, ha dimostrato attenzione e sensibilità, e non vogliamo in alcun modo metterne in discussione l’impegno. Al contrario, siamo consapevoli che l’Istituto stesso si trovi a dover affrontare limiti imposti da norme esterne e da un calo di iscrizioni che purtroppo incide sull’organico.
Tuttavia, ci troviamo davanti all’ennesima dimostrazione di un problema più grande: l’irrazionalità del sistema scolastico italiano. Un sistema che si riempie la bocca di “centralità dello studente”, ma che nei fatti lascia che la burocrazia prevalga sul buon senso. Si impedisce a una docente stimata, disponibile e già inserita nel contesto scolastico, di portare a termine un percorso con i suoi studenti, preferendo una soluzione più complessa, più dispendiosa e certamente meno efficace: quella della supplenza. Vorremmo che questa storia venisse ascoltata. Spesso si parla di scuola solo in termini di tagli o riforme, ma qui si tratta di una relazione educativa che funziona, di passione, di dedizione, e del diritto degli studenti a non vedere interrotto un percorso di apprendimento costruito con fatica e fiducia. Grazie per l’ascolto
Claudio Pirovano
Rappresentante della classe 4^AS
Liceo Scientifico “Galileo Galilei” – Legnano
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