Resta in carcere Andrea Mostoni, il 29enne fermato per l’omicidio di Vasilica Potincu a Legnano
L'uomo anche davanti al GIP del Tribunale di Busto Arsizio si è avvalso della facoltà di non rispondere, come aveva già fatto quando era stato sentito dal sostituto procuratore Ciro Caramore

Resta in carcere Andrea Mostoni, operaio 29enne di Robecco sul Naviglio fermato nei giorni scorsi come indiziato di delitto per l’omicidio di Vasilica Potincu. Il fermo dell’uomo è stato convalidato venerdì 30 maggio dal GIP del Tribunale di Busto Arsizio Anna Giorgetti, davanti al quale in mattinata Mostoni si era avvalso della facoltà di non rispondere. Come del resto aveva già fatto davanti al sostituto procuratore Ciro Caramore dopo la perquisizione nella sua abitazione all’alba di mercoledì 28 maggio.
Secondo quanto ricostruito fin qui dalle indagini, il 29enne sarebbe stato un cliente della 35enne, escort che viveva a Cinisello Balsamo ma riceveva nell’appartamento al piano rialzato di via Stelvio dove è stato trovato il suo corpo senza vita. Tra i due poi sarebbe nata una sorta di relazione, nella quale l’uomo aveva creduto al punto da darle denaro per spese familiari anche rilevanti: denaro che negli ultimi tempo avrebbe voluto farsi restituire.
A trovare il cadavere di Vasilica Potincu erano stati i vicini di casa. Le immagini del sistema di videosorveglianza avevano confermato l’arrivo della donna a Legnano intorno alle 18.30 di sabato 24 maggio con la sua auto, poi ritrovata nel parcheggio del vecchio ospedale. La 36enne si sarebbe poi recata nell’appartamento, dove solo poche ore dopo ha perso la vita: sul suo corpo l’autopsia ha permesso di identificare in tutto i segni di nove coltellate inferte dall’assassino.
Diversi gli elementi che hanno portato gli inquirenti a stringere il cerchio intorno ad Andrea Mostoni, a partire dalla presenza della sua auto registrata nella zona del delitto dai lettori di targhe e dalle telecamere in orari compatibili con la morte di Vasilica Potincu, fino ai contatti con la vittima, passando per i bonifici dal suo conto a quello della donna. L’ipotesi di Carabinieri e Procura è che Mostoni avesse sviluppato una sorta di ossessione per la vittima, intenzionata invece a trovare il rapporto con l’uomo.
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