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Presidio contro la violenza sulle donne a Legnano, Cgil: “Non vogliamo più commemorare vittime”

Cgil Ticino Olona che appoggia Auser FIlo Rosa del Centro Antiviolenza ha presenziato in centro città per ribadire quanto sia importante continuare a lavorare per un processo di cambiamento culturale

Presidio contro la violenza sulle donne in centro a Legnano

In tanti al presidio pubblico in piazza San Magno a Legnano per dire basta alla violenza sulle donne e ricordare Vasilica Potincu, la donna di 35 anni uccisa con nove coltellate in via Stelvio a Legnano. L’iniziativa organizzata questa sera, venerdì 30 maggio, da Auser Filo Rosa e dal gruppo “Donne in cammino per la Pace”, alla quale hanno aderito numerose realtà associative e politiche locali. A dare la sua posizione anche Cgil Ticino Olona che appoggia Auser FIlo Rosa del Centro Antiviolenza ha presenziato in centro città per ribadire quanto sia importante continuare a lavorare per un processo di cambiamento culturale. Di seguito la riflessione di Cgil

Oggi ricordiamo Vasilica Portinicu e Martina Carbonaro, e con loro tutte le donne uccise per mano di un uomo. Il reato di femminicidio si configura quando viene cagionata la morte di una donna e il fatto è commesso come atto di discriminazione o di odio verso la persona offesa in quanto donna o per reprimere l’esercizio dei suoi diritti o delle sue libertà o, comunque, l’espressione della sua personalità… Dovrebbe bastarci la formulazione della legge per comprendere che si tratta di un reato che prescinde dal comportamento della donna stessa. Chi commette un femminicidio vuole reprimere le libertà della donna, violare i suoi diritti. Non ci si deve concentrare sulle abitudini, la professione o i comportamenti della vittima. Non serve valutare il grado di ossessione dell’uomo o insinuare che sono stati i comportamenti della donna a determinarne l’ossessione stessa. Anche in questi giorni la cronaca specula sulle situazioni personali, sulle abitudini sessuali delle donne.

Oggi noi vogliamo commemorare le vittime, non giudicarle. Soprattutto ci vogliamo interrogare su cosa possiamo fare per dire davvero basta alla violenza. La nostra è una società patriarcale, dobbiamo partire da questa considerazione e costruire un’alleanza con gli uomini educati al rispetto delle donne e coinvolti in un processo di cambiamento. Le contrapposizioni non giovano e spostano il focus dagli interventi reali. I casi degli ultimi anni, ahimè frequenti, hanno visto molte esperte ed esperti individuare gli aspetti su cui intervenire. Innanzitutto, si deve partire dai giovani; essi devono essere educati all’affettività nelle scuole di ogni ordine e grado, l’educazione deve essere affidata alle e ai professionisti del settore. E’ necessario riportare al centro la riflessione sul linguaggio, sugli stereotipi. Non serve criminalizzare i testi delle canzoni, i social; serve educare i giovani all’utilizzo degli strumenti e al rispetto del genere.

Le donne devono conoscere i veri luoghi dove rivolgersi quando ci si sente in pericolo, prima di tutto le Forze dell’Ordine e i Centri Antiviolenza. Il Centro Antiviolenza Filo Rosa Auser di Legnano è un luogo aperto alle donne in difficoltà, opera con le istituzioni e le forze dell’ordine del territorio. Qui le donne possono trovare un luogo sicuro, dove essere aiutate sia dal punto di vista dell’incolumità fisica che da quello psicologico. Le vittime devono riacquistare consapevolezza, fiducia in sé stesse e ricostruire la loro vita spezzata dalle dinamiche poste in essere dal maltrattante. Le donne che subiscono violenza si sento sole, marginalizzate e giudicate. Dobbiamo essere in grado di costruire una rete efficace, di individuare i segnali di chi non ha la forza o la consapevolezza di chiedere aiuto. Ed è proprio per questo che i CAV si occupano di formazione nelle scuole e in tutti i luoghi della società civile.

L’intervento della politica è indispensabile per spezzare questo sistema di violenza. La Cgil oggi è in piazza non solo per commemorare le vittime ma per portare un contributo fattivo. La collaborazione con il Filo Rosa Auser, l’istituzione e il sostegno al centro donna della CGIL Ticino Olona che si occupa di molestie nei luoghi di lavoro sono interventi reali messi in atto per interrompere la violenza. Non vogliamo più commemorare vittime, vogliamo far parte di un percorso di ricostruzione della società civile che possa portare ad un cambio culturale profondo. Chiediamo al mondo della politica attento e sensibile alla violenza di genere, a partire dal Comune di Legnano che è oggi è in piazza con noi, di aiutarci a sostenere le istanze che portino al superamento della cultura patriarcale largamente diffusa e generatrice di violenza. Vogliamo una società dove le donne possano essere libere di esprimersi, si sentano sicure nelle loro case, nei luoghi di lavoro e nelle strade. Vogliamo donne libere e vive!
Cgil Ticino Olona

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Pubblicato il 30 Maggio 2025
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