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Antonio Provasio al Tirinnanzi con “Pane e Zucchero”: “Felicissimo di divertirmi con il pubblico di Legnano”

Il 19 marzo, giorno della Festa del Papà, il capocomico e regista della Compagnia “I Legnanesi” toglierà la maschera de La Teresa e porterà al Teatro Tirinnanzi il suo progetto che celebra il “tempo che fu”

Provasio

Mercoledì 19 marzo, giorno della Festa del Papà, Antonio Provasio, capocomico e regista della Compagnia “I Legnanesi”, toglierà la maschera de La Teresa e porterà al Teatro Tirinnanzi di Legnano il suo progetto personale che celebra il “tempo che fu”. Il titolo, Pane e zucchero, evoca la merenda che si faceva una volta da bambini.
Abbiamo contattato telefonicamente l’  artista per parlare con lui dello spettacolo.
Di cosa parla Pane e Zucchero?
È una storia scritta da mia moglie Mitia Del Brocco, in cui racconto la mia infanzia e la mia adolescenza dagli anni ’60 in poi. Parlo di quello che accadeva nei cortili e, soprattutto, dei cambiamenti avvenuti in Italia. Racconto l’evoluzione – o forse l’involuzione – della società: dal ruolo centrale della televisione ai cambiamenti nel modo di ritrovarsi:  le compagnie di amici e i bar storici ormai sono quasi scomparsi. Lo spettacolo ripercorre ciò che accadeva una volta in TV, dagli sceneggiati alle storie particolari che oggi non esistono più. Vengono toccati vari aspetti della cultura popolare, dalla musica alla cucina, coinvolgendo il pubblico in un viaggio tra passato e presente. È uno spettacolo divertente e coinvolgente. Con me ci sarà Enrico Dalceri, la “Mabilia” dei Legnanesi che si esibirà cantando brani di Dario Fo, Jannacci, Gaber e Celentano, canzoni che tutti conosciamo e che ci faranno divertire insieme. Inoltre, avremo una novità: l’attore Michael Trotta, anche lui membro della Compagnia delle Nazioni, interpreterà il ruolo di Furio, un giovane che si confronterà con Antonio in un dialogo tra generazioni.
Si stava meglio quando si stava peggio?
Forse sì, forse no. È una domanda aperta. Si dice spesso “si stava meglio quando si stava peggio”, ma chi può dirlo? Quello che è certo è che amo raccontare la tradizione, la storia e la cultura lombarda. L’idea di questo spettacolo è nata da mia moglie e, vedendo la risposta del pubblico nelle varie date, abbiamo capito che la gente ha voglia di ricordare e di confrontarsi. È qualcosa di bello e speciale. Le prevendite stanno andando bene, e ne sono molto felice. Esibirsi nella propria città è sempre un’emozione particolare: si dice che “nessuno è eroe in patria”, ma il pubblico sta rispondendo con entusiasmo e questo mi riempie di gioia.
Un augurio ai papà?
Nell’ultimo spettacolo dei Legnanesi, Ricordati il bonsai, la Teresa conclude con un monologo in cui riflette sulla difficoltà di essere genitori oggi. Sempre più spesso i genitori vogliono essere amici dei propri figli, forse perché è più facile. Ma i figli hanno bisogno di un padre e di una madre, non di amici: gli amici li trovano fuori. Quindi, il mio augurio a tutti i papà del mondo è proprio questo: ritornate a fare i papà. È un compito più difficile, soprattutto in questi tempi, ma fondamentale.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 13 Marzo 2025
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