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Come la moda ha conquistato il mondo dell’arte. Il giornalista Aldo Premoli lo spiega al Dell’Acqua di Legnano

Il giornalista d'arte ha presentato il suo ultimo libro all’Istituto Dell’Acqua di Legnano per offrire uno sguardo sul mondo dell'arte e della moda

Aldo Premoli

Come la moda ha conquistato il mondo dell’arte? Lo spiega nel suo ultimo libro Wrapping il giornalista, scrittore e art manager Aldo Premoli, ospite il 3 marzo all’Istituto Dell’Acqua di Legnano per offrire uno sguardo sul mondo dell’arte e della moda, due settori sempre più connessi tra loro, a partire dalle infrastrutture create dai grandi marchi del lusso per ospitare veri e propri centri culturali.

«In questo libro, in cui si intersecano moda, arte e finanza, racconto cosa è successo negli ultimi vent’anni, con l’arrivo del nuovo millennio, partendo però dagli anni ’80, quando c’è stata la grande esplosione della moda italiana: il Made in Italy, gli stilisti, la grande Milano – racconta Aldo Premoli -. Parlo di come siamo passati a una fase nuova negli anni ’90 e come, con il nuovo millennio i cosiddetti gruppi del lusso, di cui si discute molto oggi a causa della crisi del settore, hanno trasformato le logiche finanziarie ed economiche della moda, applicandole al mondo dell’arte. Ho dedicato quattro dei sette capitoli del libro a questi grandi gruppi del lusso, tre francesi e uno italiano: Prada, Pinault, Kering e LVMH. Questi gruppi sono diventati i leader assoluti dell’arte contemporanea in modo del tutto imprevisto, e nel libro racconto come e perché è successo, oltre a cosa sta accadendo ora». Attraverso le loro fondazioni questi grandi gruppi hanno realizzato musei, in alcuni casi vere e proprie cattedrali progettate da architetti di fama mondiale (vedi Fondation Louis Vuitton a Parigi), dove ospitano celebri artisti di arte contemporanea lasciando ampio spazio alla sperimentazione. Tra questi c’è Fondazione Prada a Milano.

Aldo Premoli

Il giornalista Aldo Premoli ha spiegato agli studenti i meccanismi che regolano il mondo della moda per renderli liberi di comprendere meglio questa realtà, che negli ultimi tempi ha subito anche un forte impatto negativo legato al fenomeno del fast fashion: «Da quando il fast fashion è emerso ha causato danni soprattutto sul piano della sostenibilità. Oggi, a causa di trasformazioni economiche, sociali e commerciali globali, si è imposto, soprattutto nella sua fascia alta, con marchi come Zara, Inditex, COS e altri, che producono principalmente in Europa. Tuttavia, sta emergendo un fast fashion di fascia bassissima, proveniente dalla Cina, che rappresenta una catastrofe sia dal punto di vista ambientale che economico».

Al termine dell’incontro inoltre è stato affrontato il tema delle privatizzazioni in diversi ambiti:  «Il privato sta sovrastando il pubblico nelle nostre vite in qualsiasi ambito», ha detto il giornalista generando un dibattito tra il pubblico. Al di là di come la si possa pensare sull’argomento, è stato consigliato agli studenti di visitare musei anche di fondazioni private, alcune di queste vicino a Legnano (vedi Fondazione Prada), cogliendo le opportunità che queste possono offrire ai giovani. Questo incontro fa parte della serie di appuntamenti mensili con alcuni dei più illustri protagonisti d’arte, della grafica contemporanea e del mondo accademico.

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Pubblicato il 03 Marzo 2025
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