Il bar del Centro Pertini di Legnano nel pomeriggio di venerdì 30 novembre è stato chiuso dalla Polizia di Stato su ordine del Questore di Milano che, a seguito della segnalazione del Commissariato di via Gilardelli, nel rispetto dell’art. 100 del T.U.L.P.S., ha sospeso la licenza per 7 giorni (dal 29 novembre al 5 dicembre). Una decisione presa a seguito del decesso di Vincenzo Gibilaro, il legnanese conosciuto come Enzo morto, per un presunto malore, dopo una violenta lite scoppiata con un conoscente durante una partita di carte. Una misura che per i residenti del quartiere Mazzafame risulta esagerata in quanto viene applicata per i luoghi di ritrovo di persone pregiudicate e quindi per contrastare situazioni pericolose: «Questo è un luogo di ritrovo per giovani e famiglie».
Ad intervenire sulla questione anche Emilia Calini responsabile del Centro che ha esordito: «Seppur sia il minimo della sanzione non accettiamo questa scelta. Per fortuna è stata sospesa solo l’attività secondaria ossia il bar e la cucina, quindi possiamo tenere aperto il Centro continuando le nostre attività e permettendo ai bambini di andare a giocare nel parco interno. Ribadiamo che già da tempo avevamo sospeso il gioco delle carte e che alcuni frequentatori si portavano da casa le carte per giocare fuori dal locale. Per sette giorni otto lavoratori non saranno pagati in quanto l’attività è sospesa… ma poi perchè? Mazzafame è cambiata non è più un quartiere pericoloso e nel nostro bar non c’è spaccio. L’illegalità da questo luogo è stata bandita da tempo grazie a tutti coloro che ci lavorano. Ribadisco: noi non accettiamo questa scelta». Il locale aprirà quindi per il prossimo fine settimana: sabato 6, domenica 7 e lunedì 8 dicembre.