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Conto alla rovescia agli sgoccioli per le osservazioni al PGT, tra le “picconate” del Movimento dei Cittadini

Dalla ex Manifattura alla Franco Tosi, "mitragliata" di osservazioni al nuovo PGT di Legnano da Franco Brumana del Movimento dei Cittadini

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Conto alla rovescia ormai agli sgoccioli per le osservazioni al nuovo PGT di Legnano: scade infati lunedì 4 marzo il termine per la presentazione, dopo che dal 3 gennaio al 1° febbraio la variante generale al piano di governo del territorio adottata a dicembre dal consiglio comunale è stata depositata nella segreteria comunale. Sulle osservazioni, poi, entro 90 giorni, dovrà esprimersi il consiglio comunale, apportando eventualmente le modifiche legate all’accoglimento: l’ultimo atto arriverà quindi con la delibera del consiglio comunale di controdeduzione alle osservazioni.

In attesa di sapere quante e quali osservazioni approderanno tra i banchi del consiglio comunale, è già certo che non mancheranno quelle di Franco Brumana del Movimento dei Cittadini, che dalla Franco Tosi all’ex Pensotti, passando per la ex Manifattura e per l’ambito di trasformazione di via Liguria, non risparmia critiche – come del resto fa ormai da mesi – al nuovo strumento urbanistico.

Brumana parla di «ingiustificabile ostilità verso la Tosi», stigmatizzando i «vincoli vessatori» imposti dal PGT alla nuova proprietà della storica realtà industriale cittadina. Il consigliere comunale, in particolare, punta il dito contro la superficie lorda assegnata agli edifici industriali nell’ambito di trasformazione ex Tosi nord («solamente di 45mila metri quadri»), per cui chiede il mantenimento delle metrature attualmente previste, contro il perimetro dell’ambito di trasformazione ex Uffici Tosi – Palazzine Trifone, da cui chiede di scorporare la porzione di proprietà dell’azienda accorpandola all’ambito ex Tosi nord, e contro «l’obbligo di demolizione degli edifici di Franco Tosi Meccanica attualmente incorporati» proprio in quest’ultimo ambito.

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L’area ex Tosi Nord

Poi l’area ex Pensotti, per cui Brumana vorrebbe venisse eliminato il limite del 70% sulla destinazione residenziale e chiede più spazio per le costruzioni «riducendo la quota anomala ed esagerata di cessione di verde pubblico in modo da consentire di realizzare edifici di altezza molto minore e in sintonia con il resto del quartiere». Il consigliere, inoltre, per la vecchia fabbrica di caldaie dove la giunta di Lorenzo Vitali aveva immaginato di realizzare quello che è entrato nella memoria collettiva come il “Central Park Legnano” vorrebbe anche «uno spazio di ritrovo e di socializzazione», l’eliminazione dei due «inutili parcheggi» previsti e il ripristino della «proposta viabilistica contenuta nella richiesta di modifica della convenzione bocciata dalla giunta».

Brumana non risparmia critiche anche a quella che definisce una «sorta di città mercato di dimensioni pari a 175 negozi di 100 metri quadri» e all’«enorme parco fotovoltaico» previsti per l’ambito di trasformazione di via Liguria, dove vorrebbe che la superficie lorda massima per i futuri progetti venisse ridotta a non più di 3mila metri quadri, prevedendo «la funzione principale residenziale e la limitazione della complementare destinazione commerciale» ed eliminando nella parte sud il fotovoltaico.

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L’area ex Pensotti

Tra le osservazioni del capogruppo del Movimento dei Cittadini non manca lo spazio per la ex Manifattura, per cui Franco Brumana parla di «scempio da evitare» e chiede di escludere la «demolizione dei due edifici storici» che ospitavano uno dei due convitti destinati alle giovani lavoratrici, la chiesa, il dormitorio e il teatro, di ridurre «la superficie lorda dei nuovi edifici in modo da garantire che non turbi la percezione del complesso monumentale» e di imporre «un limite di altezza non superiore ai 10 metri e un’adeguata distanza dagli edifici soggetti al vincolo culturale». Il tutto senza abbandonare, ed anzi rilanciando, l’idea di «utilizzi adeguati» per l’area, come una facoltà universitaria, un ITS, spazi museali dedicati all’industria legnanese, alla bicicletta “Legnano” o all’omonima squadra ciclistica, laboratori artistici e artigianali, sedi espositive, spazi per convegni e congressi e un mercato coperto.

Chiudono il ventaglio di osservazioni presentate dal consigliere comunale le richieste di modifiche contro «l’eccessiva e anomala edificabilità» dell’area ex Franco Tosi sud, l’«ingiustificabile predilezione per la logistica» nell’Oltresaronnese, la «rinuncia al parco e all’edilizia a costi ridotti nell’ex Ospedale», le «irragionevoli limitazioni alle residenze nelle zone produttive», i «supermercati anche sul terreno comunale» di via Matteotti dove anni fa c’era la piattaforma ecologica, l’aumento del contributo di costruzione sotto forma di contributo straordinario e gli «ostacoli ai piccoli interventi edilizi».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 04 Marzo 2024
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