Quantcast

“La Rosa Rossa” per celebrare il 25 Aprile a Legnano, Giussano e Rescaldina

Gli appuntamenti di aprile: sabato 22, ore 21, al Centro Pertini-Il Salice di Legnano “Torneranno i fiori nei campi, ovvero La rosa rossa”; martedì 25, ore 21, in Sala Consiliare a Giussano “La rosa rossa” - Domenica 30, ore 21, in Auditorium a Rescaldina (per ANPI) “La rosa rossa”

Generico 10 Apr 2023

La Compagnia dei Gelosi in scena per la Festa della Liberazione con “LA ROSA ROSSA”, spettacolo scritto e interpretato da Luciano Mastellari, con accompagnamento musicale di Massimiliano Rigo, Alberto Scandroglio e Loris Lomazzi.

Questi gli appuntamenti di aprile: sabato 22, ore 21, al Centro Pertini-Il Salice di Legnano “Torneranno i fiori nei campi, ovvero La rosa rossa”; martedì 25, ore 21, in Sala Consiliare a Giussano “La rosa rossa” – Domenica 30, ore 21, in Auditorium a Rescaldina (per ANPI) “La rosa rossa”.

LA PRESENTAZIONE DELLO SPETTACOLO

“Un Paese senza memoria del passato non ha futuro”. Sacrosanta verità: se perdiamo le tracce della nostra provenienza, come può esserci chiaro verso dove muovere? “Peccato sia diventata una di quelle frasi facili con cui certi personaggi dai trascorsi discutibili si ripuliscono immagine e coscienza, soprattutto in occasione di una festa sentita come quella della Liberazione”. Con queste parole Luciano Mastellari – uomo di teatro a tuttotondo, nonché figura di riferimento nell’ambiente culturale legnanese – introduce il suo LA ROSA ROSSA, lo spettacolo che la Compagnia dei Gelosi porterà in scena per celebrare il XXV Aprile.
I racconti presentati sul palco hanno il fascino nostalgico e genuino delle storie di una volta, e del loro ricordo fa tesoro l’autore, a cui basta un accenno vernacolare per restituire a quelle esperienze realmente vissute nel periodo della Liberazione tutto il carattere tragico o la levità originali.
Ma che cosa vuol dire, oggi, ricordare? “Questo mio esercizio di scrittura, non avendo alcuna ambizione letteraria, risponde ad una mia attuale esigenza di condividere, di sapere se qualcun altro appartiene a questa razza in via di estinzione, a questo gruppetto di irriducibili convinti che ricordare significa non morire”. Il potere, infatti, pur essendo pervasivo come in passato, oggi non ha più volto, e così paradossalmente ci scopriamo molto più obbedienti di quando l’autorità era riconoscibile e ci rendeva ribelli. “Ho provato a mettere sulla carta – e ora a raccontare – le parole di coloro che hanno vissuto quel periodo buio con la speranza che questo svanisse, consci del fatto che il prezzo da pagare avrebbe potuto anche essere il più alto: donne e uomini dei quali sempre più spesso si vede imbrattato il ricordo”. Dunque ci troviamo ancora immersi in uno scenario di narcosi delle coscienze? “Oggi più che in passato il sonno della ragione rivendica il suo diritto di imporsi e dominare. Ecco perché ne parlo al presente: perché quelle persone che ho avuto tempo e modo di incontrare me le sento accanto nei momenti di sconforto, quando è forte la voglia di lasciare andare alla deriva la propria coscienza nel dubbio che tutto, ora come allora, risulti vano. Ed è proprio in quei momenti che le loro voci sembrano dirmi: forse non si può, ma si deve”.

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 12 Aprile 2023
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore