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L’ex premier Conte a Legnano: “Sanità lombarda riparta dalla medicina territoriale”

L'ex premier Giuseppe Conte ha scelto la Fondazione Sant'Erasmo di Legnano per dire grazie a chi ha lavorato in trincea durante la pandemia

È arrivato a Legnano con un’ora di ritardo sulla fitta tabella di marcia degli incontri elettorali per le regionali, accolto da un gruppo di attivisti fedelissimi con cui ha scattato la tradizionale foto di gruppo. L’ex premier Giuseppe Conte ha fatto tappa alla Rsa Fondazione Sant’Erasmo di via Ferraris per incontrare gli operatori del settore. Dopo avere viaggiato sulla Vigevano-Milano per ascoltare i disagi dei pendolari, il leader pentastellato oggi, 7 febbraio, ha voluto dire «grazie a tutti coloro che, a tutti i livelli, durante la pandemia hanno lavorato in trincea in un momento di particolare vulnerabilità del nostro Paese».

Conte a Legnano

Quegli stessi eroi che oggi tendono a “scappare” da un sistema sanitario, quello lombardo, con sempre maggiori criticità, tra sovraffollamento dei pronto soccorso, carenza di personale e turni massacranti (qui la lettera di una infermiera: «Il personale sta gradatamente abbandonando l’Asst Ovest Milanese»). Cosa serve, allora, alla sanità lombarda? «Sicuramente serve potenziare la medicina territoriale – ha risposto Conte -:  la politica sanitaria “ospedalocentrica” perseguita negli ultimi 28 anni in questa regione si è rivelata fallimentare. La medicina territoriale ci consente prestazioni assistenziali e sanitarie più efficaci, puntuali, mirate e personalizzate, e ci permette di non sovraccaricare le strutture ospedaliere che qui in Lombardia significano soprattutto strutture private. Noi non demonizziamo il privato, ma se questo significa distrarre risorse al pubblico verso il privato, non lo accettiamo. Il privato può dare un contributo, ma dobbiamo rafforzare il pubblico insieme a quella medicina di territorio che consente a tutti di  godere di standard elevati. Ricordiamoci che un paziente ricoverato in ospedale ha costi maggiori: per molti interventi è sufficiente un’assistenza domiciliare ben costruita, efficace, con il conforto di strutture come le RSA».

Conte a Legnano

L’onorevole Conte ha incontrato personale e pazienti della Rsa legnanese, accompagnato dal presidente, Alberto Fedeli, da Stefania Pozzati e Marina Gusmeri del Cda, e dal direttore generale della struttura, Livio Frigoli. Con loro anche il sindaco di Legnano, Lorenzo Radice e l’ex deputato legnanese, Riccardo Olgiati. Presenti anche i candidati in corsa alle regionali per Majorino Presidente, del Pd (Carlo Borghetti di Rho) e del M5S (Marco Zanzottera di Inveruno): «Se eletto porterò in Regione i temi della sanità territoriale e dei trasporti – ha dichiarato Zanzottera – dando voce alle istanze dei comitati a cui sono sempre stato vicino».

DA CONTE IMPEGNO SU RIFORMA NON AUTOSUFFICIENZA IN PARLAMENTO

Sia l’ex premier Conte che il vice presidente uscente del Consiglio regionale lombardo, Carlo Borghetti, hanno condiviso il documento preparato nei giorni scorsi dalla Fondazione Sant’Erasmo che metteva in primo piano le criticità del sistema che il prossimo Governo lombardo dovrà  affrontare fin da subito.

L’ex presidente del Consiglio si è intrattenuto in particolare con i rappresentanti della Fondazione, confrontandosi con loro e provando a comprendere come le rsa possono rispondere alle esigenze determinate dall’invecchiamento progressivo della popolazione. Presa visione del documento predisposto dalla Fondazione, Conte ha avuto dai vertici della Sant’Erasmo un esaustivo riassunto dei motivi che rendono fondamentale non solo il ruolo della rsa ma di tutta la rete di servizi che potrà dare sempre più in futuro risposte differenziate agli anziani, condividendo infine anche l’esigenza di una regia pubblica della rete, non di una “gestione pubblica”. L’incontro si è concluso con il suo impegno a seguire la riforma della non autosufficienza in Parlamento.

L’ex presidente del consiglio ha infine lanciato anche un appello sul reddito di cittadinanza: «Donatella svolge lavori utili in questa Rsa, è l’esempio concreto di chi vuole lavorare: basta dire che i percettori di reddito sono divanisti»

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Febbraio 2023
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