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Museo del Lavoro a Legnano, un sogno da 30 anni rilanciato dalla associazione TTSLL

Il presidente Giovanni Cattaneo lancia un appello per tutelare i tanti materiali storici situati in varie parti della città e per raccoglierli in un museo, idea già nata nel 1992

siviera legnano

Si torna a parlare di un museo dedicato al lavoro e all’industria a Legnano e così l’associazione TTSLL, con il presidente Giovanni Cattaneo, lancia un appello per tutelare i tanti materiali storici situati in varie parti della città e per raccoglierli in un museo, idea già nata nel 1992. Per dare vita al progetto, Maestri del Lavoro di Legnano e Zona fondarono l’Associazione Testimonianze Tecnico Storiche del Lavoro Legnanese (TTSLL) con lo scopo di rappresentare, con la loro storia ed esperienza personale, in tutti i campi dell’industria, dell’artigianato, la testimonianza di ciò che è stato il patrimonio, tecnico, culturale, storico e sociale del Legnanese.

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Dal 2017  l’Associazione  TTSLL ha deciso di aprire a tutti i cittadini e soprattutto ai giovani la possibilità di partecipare attivamente alla valorizzazione del suo patrimonio di storia dell’industria e del lavoro. Spiega Giovanni Cattaneo presidente della associazione, in cui l’arch. Rosella Donati è vice presidente e Giovanni Torretta il coordinatore tecnico: «Dare vita ad un Museo che sia la Testimonianza Tecnico Storica del Lavoro nel Legnanese è il primo scopo della associazione. Ma anche stimolare la cittadinanza, in particolare modo i giovani, ad avvicinarsi con più interesse e curiosità al mondo del lavoro e ai riferimenti storici della città di Legnano. E inoltre organizzare corsi, conferenze, dibattiti su temi specifici riguardanti il mondo del lavoro e promuovendo la collaborazione della Associazioni industriali, artigianali commerciali, nonché le amministrazioni comunali e gli istituti scolastici sul territorio».

«In città – ricorda Cattaneo – abbiamo diverso materiale storico conservato anche in luoghi di particolare frequentazione da parte dei legnanesi. Due i più importanti, la “siviera di colata” della Franto Tosi, anno 1930, all’incrocio tra via XX settembre e via san Bernardino, il telaio a mano con dispositivo Jacquard risalente alla seconda metà del 1800 situato alle Gallerie Cantoni. Non solo, i membri dell’associazione, nel corso degli anni, hanno provveduto, con i loro mezzi privati, a raccogliere, inventariare, documentare e conservare 453 oggetti, divisi per settore industriale; variano in peso da 1kg e 26.000kg. e tra 10 cm e 4,5 mt. Il materiale giace depositato presso alcuni capannoni; i pezzi più pesanti e grandi, in Franco Tosi, quelli medio grossi in un capannone di proprietà comunale e quelli medio piccoli presso l’ex Euroimpresa in via XX settembre. In quest’ultimo deposito, tra le macchine e gli strumenti esposti, è collocata una biblioteca tecnica dotata di 1647 volumi, annate di riviste specializzate, documenti e fotografie che si possono facilmente consultare essendo tutte catalogate e inventariate».

motrice a vapore Tosi

Un altro “pezzo” di maggior pregio storico e industriale si trova in Tosi: «Si tratta di una motrice a vapore del 1908 – spiega il presidente Cattaneo con la dedizione che anima i ricordi sia da ex dipendente che da appassionato storico –  E’ ancora in ottimo stato e può ancora funzionare tramite l’ausilio di un motore elettrico. E’ composta da tre pezzi principali: la motrice, il volano e la dinamo; ha una lunghezza di 5.20 m, una larghezza di 2.80 m e un’altezza di 3.60 m, per un peso di 25 tonnellate. Rappresenta una delle macchine più importanti per la storia produttiva della società Franco Tosi ed è uno dei cimeli rari di notevole bellezza acquisiti dalla TTSLL».

Non è finita qui, perchè Cattaneo ricorda altri cimeli come «una nutrita serie di telai della fine ‘800 situati (ma forse sarebbe meglio dire abbandonati, ndr) in un capannone e prossimi ad essere trasferiti nell’ex deposito militare della caserma Cadorna in viale Cadorna». Tutti materiali, cui bisogna aggiungere i 9 cartelli lungo il fiume Olona che ricordano il luogo dove anticamente c’erano i vecchi mulini e successivamente le grandi fabbriche tessili legnanesi Questi siti di archeologia industriale rilanciano in maniera seria la necessità di un luogo idoneo dove allestire un museo in cui possa trovare posto anche un’area dedicata alla storia della bicicletta Legnano, così da creare un polo di studi di ricerca tecnico universitaria dell’industria locale e lombarda.

Il Presidente Cattaneo conclude con un appello: « L’associazione è aperta a tutti coloro, singoli cittadini, associazione varie, enti, che sono disponibili a collaborare, con la presenza, l’esperienza e la capacità. Per tutti noi di TTSLL è auspicabile che questo impegno conduca ad arricchire la collezione con altro materiale utile».

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Pubblicato il 07 Dicembre 2022
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