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Le mani della ‘ndrangheta a Legnano: alle scuole Tosi la storia dei processi alle cosche locali

A raccontare agli studenti delle scuole medie Tosi di Legnano, nella giornata in ricordo delle vittime delle Mafie, come la criminalità organizzata si è infiltrata e continua a infiltrarsi sul territorio è stato il giornalista di Varesenews Orlando Mastrillo

Tosi mafia

Era il 2008 quando Carmelo Novella venne crivellato di colpi a San Vittore Olona: pochi mesi dopo venne sgominata la locale di Legnano-Lonate Pozzolo in una delle più grandi operazione di ‘Ndrangheta denominata Bad Boys che ha decapitato un’intera cosca calabrese. Quel 23 aprile del 2009  200 carabinieri fecero irruzione nelle case di 39 persone tra Legnano e Lonate Pozzolo. Da allora sono passati più di 10 anni e molti degli stessi ‘ndranghetisti sono tornati sul banco degli imputati nell’operazione Krimisa che si è conclusa quest’anno con la condanna all’ergastolo del boss legnanese Vincenzo Rispoli.

A raccontare agli studenti delle scuole medie Tosi di Legnano, nella giornata in ricordo delle vittime delle Mafie, come la criminalità organizzata si è infiltrata e continua a infiltrarsi sul territorio è stato il giornalista di Varesenews Orlando Mastrillo, che per il  quotidiano online ha seguito tutti i principali processi di ‘ndrangheta locale che ha invitato a non abbassare la guardia: «Adesso stanno arrivando tanti soldi in Italia per fare ripartire l’economia e i mafiosi, gli ‘mdranghetisti e i camorristi,  sono pronti a infilarsi anche in questo grande affare per spartirsi l’ennesima torta. Bisogna sapere che esistono e continuare a combattere queste organizzazioni, sempre e con la stessa forza».

Il giornalista ha spiegato anche che l’Italia celebra questa giornata «perchè nel nostro Paese lo scontro tra lo Stato e la mafia ha assunto i toni di una vera guerra strisciante, che negli ultimi 50 anni è costata la vita a più di mille persone».

Presente insieme al dirigente scolastico Salvatore Di Bella anche il sindaco Lorenzo Radice e l’assessore con delega all’istruzione, Ilaria Maffei che ha invitato a guardare anche il lato positivo della lotta alla mafia: «Lo Stato ha confiscato i beni della criminalità organizzata e li ha dati in gestione alle amministrazioni per fini sociali. A Legnano – ha ricordato – nella casa di un ‘ndranghetista è ora attivo il nostro centro antiviolenza e altri stabili sono stati adibiti ad housing sociale»

Redazione
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Pubblicato il 21 Marzo 2022
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