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“La salute non si vende”: Rifondazione Comunista Legnano a Milano per una sanità senza profitti

La manifestazione si terrà sabato 23 ottobre in Piazza del Duomo a Milano, dalle 10.30 alle 13.00

Generico 2018

La salute non si vende, la sanità pubblica si difende! Vogliamo un servizio pubblico universale, gratuito, partecipato e di qualità. Nessun profitto sulla nostra pelle”, sono le parole d’ordine della manifestazione che si terrà sabato 23 ottobre in Piazza del Duomo a Milano, dalle 10.30 alle 13.00, promossa dalla Campagna Dico 32, a cui Rifondazione Comunista aderisce insieme a più di 50 organizzazioni sociali, sindacali e politiche della Lombardia.

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Alla manifestazione sarà presente anche “Rifondazione Comunista – Circolo di Legnano”. «L’iniziativa – spiegano – nasce da una mobilitazione, in corso da mesi e che ha avuto una tappa importante nella manifestazione di Piazza della Scala l’11 settembre scorso e, prima ancora, nella manifestazione in piazza Duomo il 20 giugno 2020. Gli oltre 35.000 morti in Lombardia per il Covid 19 non sono imputabili solo all’aggressività della pandemia, ma anche all’impreparazione con cui essa è stata affrontata e al grave e progressivo smantellamento della sanità pubblica. Così come tanti decessi e sofferenze per altre patologie sono risultato evitabile delle insopportabili lista d’attesa, del depotenziamento dei sistemi di prevenzione, della gravissima carenza di medici di medicina generale. Da diritto costituzionale di tutti i cittadini, la salute è diventata una merce per chi la può comprare.
In Lombardia il depotenziamento della sanità pubblica è frutto di una precisa scelta strategica perseguita da tutte le giunte che si sono susseguite negli ultimi decenni, da Formigoni in poi, con l’obiettivo di favorire i profitti della sanità privata: oggi il settore privato intercetta il 35% dei finanziamenti regionali per le attività ospedaliere e oltre il 40% per la specialistica ambulatoriale ma l’attuale Giunta punta a eliminare ogni limite al finanziamento pubblico dei privati».

Per questo il Coordinamento lombardo per il diritto alla salute ha elaborato una piattaforma in 22 punti per ricostruire un servizio pubblico universale, gratuito, partecipato e di qualità, con proposte alternative a ciò che sta predisponendo la Giunta regionale con la sua pseudo riforma della legge 23/2015, che va nella direzione di un’ulteriore e perniciosa privatizzazione del servizio sanitario.

«Per questo saremo – conclude Rifondazione Comunista – Circolo di Legnano – ancora in piazza per dire alla Giunta lombarda che deve cambiare rotta, che il diritto dei cittadini lombardi non può più essere subordinata al profitto di grandi e piccoli “imprenditori della salute” e che il servizio pubblico va difeso e rafforzato, e non smantellato, nell’interesse primario dei lavoratori e dei cittadini».

Redazione
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Pubblicato il 21 Ottobre 2021
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