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97 anni di Autolaghi, quando Legnano aveva due caselli e il pedaggio costava 12 lire

Dopo avervi raccontato dell'anniversario dei 97 anni dall'inaugurazione, oggi proponiamo qualche aneddoto sui caselli del nostro territorio grazie alla collaborazione e consulenza della dottoressa Renata Pasquetto

97 anni fa nasceva l'A8 Milano-Varese

Il 21 settembre 1924, alla presenza di Vittorio Emanuele III, re d’Italia, un corteo di auto percorreva per la prima volta l’Autostrada Milano-Varese, inaugurando di fatto la prima autostrada del Mondo. 

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Un pezzo di storia anche legnanese. Dopo avervi raccontato dell’anniversario dei 97 anni dall’inaugurazione, oggi proponiamo qualche aneddoto sui caselli del nostro territorio grazie alla collaborazione e alla consulenza della dottoressa Renata Pasquetto.

Il primo casello di Legnano fu costruito nel 1924,  nell’anno dell’inaugurazione dell’autostrada. Venne demolito nel 1965 per una diversa sistemazione dello svincolo d’uscita. Fu sempre abitato dal primo casellante, Enrico Ruspi, cavaliere di Vittorio Veneto; un personaggio che i legnanesi più vecchi hanno conosciuto soprattutto per i tanti aneddoti che amava raccontare legati alla vita dell’autostrada. Dove una volta c’era il casello oggi è ancora presente l’azienda della famiglia Ruspi (discendenti dello storico casellante) che si occupa di soccorso stradale.

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Fu Benito Mussolini stesso a  modificare i confini tra Legnano e Cerro Maggiore perché il casello dell’autostrada e il nuovo tirassegno fossero su terreno legnanese.  Un’altra curiosità riguarda il casello all’Olmina che corrisponde all’uscita di Castellanza: era posto nei pressi di via Prealpi, una perpendicolare della via Saronnese e si chiamava allora “Legnano-nord”, quindi Legnano aveva due caselli, due uscite autostradali, fino a quando non si oppose fermamente la città di Busto Arsizio e così il casello passò sotto Castellanza. Già allora era evidente lo storico attrito tra bustocchi e legnanesi.

L’avvento dell’autostrada non fu però ben visto da tutti. Come riporta il libro “Immagini della Vecchia Legnano” di Giorgio D’Ilario, «per saldare la pace tra il mezzo a due ruote e quello meccanico, al quale era stato riservato una strada, era stata fatta un’anteprima dell’inaugurazione della Milano-Laghi con un corteo di operai della Franco Tosi di Legnano in bicicletta». Dopo l’inaugurazione il 5 ottobre del 1925, l’autostrada Milano-Varese fu percorsa dal capo del governo, Benito Mussolini (guidava ancora Puricelli) che portò al sindaco di Legnano, Fabio Vignati, la Regia patente di concessione del titolo di Città.

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Tante le curiosità sull’autostrada Milano-Varese che si trovano sulle pagine del libro scritto dal giornalista D’Ilario,a partire dai costi del pedaggio: «dodici lire per la prima categoria, cioè veicoli fino a dodici cavalli; ventidue e cinquanta per la seconda categoria, fino a diciotto cavalli;
e trentasette e cinquanta per la terza, fino a ventisette cavalli. Successivamente i pedaggi vennero ridotti ed infatti nel 1934 un autoveicolo fino a dodici cavalli pagava otto lire per i medesimi tratti».

Nel volume Enrico Ruspi ricorda anche le prime stragi che si verificarono in autostrada: per un attraversamento azzardato a due anni dall’inaugurazione rimase sterminata un’intera famiglia, quella dell’ingegner Picchio: moglie, marito e tre figli. In un altro dei più gravi disastri, il ventisette Dicembre 1953 mori il titolare del casello di Busto Arsizio Michele Settimio. L’abolizione degli attraversamenti ai caselli avvenne solo nel 1955.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Settembre 2021
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