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Dal Kenya a Legnano, KSimba lancia il suo album: «Tutti ce la possiamo fare»

Sarà lanciato mercoledì 16 giugno alle 20, al Marylin White Out di Legnano, l'album "The Black Star"dell'artista italo-kenyota Kennedy Cozzi in arte kSimba

Generica 2020

Sarà lanciato mercoledì 16 giugno alle 20, al Marylin White Out di Legnano, l’album “The Black Star” dell’artista italo-kenyota Kennedy Cozzi, in arte kSimba.

Figlio adottivo di Franco Cozzi e  Ombra Crespi, legnanesi da sempre, Kennedy, musicista e cantautore Keniano di nascita, dopo una lunga gavetta nel suo Paese di origine e concerti di successo a Malindi è pronto a debuttare in Italia: oltre alla presentazione del disco nella Città del Carroccio ha già programmato serate in alcuni locali di Milano e nel Milanese dove si esibirà portando sul palco la sua musica che spazia dall’AfroConterporaryPop al reggae. 

Una grande opportunità, finora negata da difficoltà economiche e di distanze, che Kennedy vuole cogliere al massimo per portare un messaggio multiculturale, di amore e positività: «Tutti ce la possiamo fare», traspare dai testi dell’artista che è stato accolto con affetto in quella che è la sua seconda città: dal 2018 è registrato all’anagrafe legnanese. «Anche noi soffriamo dell’ondata di immigrazione in Italia  – spiega il padre adottivo che sta facendo di tutto per sostenere la sua arte e il suo talento –  Non sempre è facile sfuggire ai pregiudizi e non sempre veniamo visti con occhi benevoli ma sono davvero felice che Kennedy sia arrivato a Legnano, città industriale ma che nel tempo ha dimostrato apertura all’arte e alla cultura: una città aperta che offre molte opportunità. Mio figlio studia alla scuola di musica Paganini e qui ha trovato persone meravigliose. Quella di domani sera sarà un’occasione per farlo conoscere alla città».

KSimba canta in inglese al swahili e sposa la cultura Rastafari. La musica per Kennedy non è solo un veicolo per il successo ma soprattutto un’espressione per aiutare chi ha più bisogno. In Kenya insieme alla famiglia adottiva – Kenendy è stato adottato quando era già maggiorenne –  ha uno studio di registrazione in un piccolo tempio dove aiuta attraverso una fondazione la comunità locale che ha bisogni primari, come l’acqua. «Abbiamo contribuito alla costruzione di un pozzo e aiutiamo per quello che possiamo chi è in difficoltà e continueremo a farlo destinando al Kenya le fonti di guadagno in Italia: il desiderio di Kennedy non è quello di lasciare l’Africa, dove ha  la sua mamma naturale a cui ha dedicato “Mama Africa” e un figlio di tre anni, non la lascerà mai, ma quello di fare conoscere la sua arte che arriva la lontano».

«Da questa opportunità a Legnano e in Italia – è l’augurio di Kennedy – mi aspetto di ricevere un feedback positivo e di fare arrivare la mia musica, il mio messaggio e la mia arte che è positività, amore e anche divertimento»

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 16 Giugno 2021
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