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Mons. Cairati a La Martinella: “Solo con l’aiuto reciproco potremo affrontare questi mesi di pandemia”

Ecco la versione digitale della rivista della Famiglia Legnanese, con un pensiero del nostro prevosto

legnano generica

Presentiamo il nuovo numero della rivista La Martinella, edita dalla Famiglia Legnanese, con un pensiero del nostro prevosto. Una considerazione, quella di mons. Angelo Cairati, che ci riporta alle persecuzioni naziste nei confronti dei cittadini ebrei, con un riferimento di estrema attualità.
Nel numero di novembre, ricordiamo servizi sul Premio di poesia Tirinnanzi, sulla Fondazione Famiglia Legnanese, la nuova giunta comunale, i 170 anni dell’istituto Barbara Melzi, i restauri alla Basilica San Magno. Per la versione digitale della Martinella Novembre 2020, cliccare qui


Con il mese di novembre si chiude l’anno liturgico, che percorre i misteri dell’esistenza di Cristo. Il sigillo è la festa di Cristo Re dell’universo.
Una regalità che ricorda ad ogni autorità terrena che lo scopo di ogni potere è il servizio, non il privilegio o peggio il tornaconto.
Il nuovo anno dei credenti si apre con l’Avvento: tempo pedagogico in cui la Chiesa, sul fondamento della prima venuta di Cristo (Natale), tiene viva l’attesa del suo ritorno glorioso (Parusia).
Leggevo in questi giorni un interessante articolo, che parla della resistenza ebraica a Varsavia contro i nazisti nel 1943. Secondo alcune fonti Reinhard Heydrich, capo delle SS in Polonia, aveva volutamente fatto diffondere il tifo
nel ghetto della Città, che in 3,5 Km quadrati conteneva 450.000 persone, già provate dalla fame (200 calorie al giorno). Eppure il virus non si diffuse. Questo perché, nel ghetto, c’erano 800 medici, alcuni dei quali professionisti eccellenti e migliaia di infermieri. Costoro aprirono una specie di scuola popolare, educarono la popolazione sul come difendersi dal virus, nonostante ci fosse carenza di medicinali.
Sappiamo che queste eroiche persone furono sterminate durante la repressione del ghetto, insieme a tutta la popolazione, che aveva risposto con responsabilità agli inviti dei sanitari.
Perché racconto queste cose? Ecco, io sono convinto che, solo mediante la coscienza matura e responsabile di ogni persona, unitamente agli sforzi scientifici e al sostegno reciproco, noi potremo affrontare questi mesi che ci separano da un possibile vaccino, ed anche il futuro, con tutte le sorprese che ci riserva.
Vi esprimo la mia vicinanza, la mia disponibilità all’ascolto e al possibile aiuto, unitamente alla costante preghiera per tutti voi e i vostri cari.
Buon cammino
Don Angelo

Redazione
info@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Novembre 2020
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