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Ballottaggio a Legnano, i Verdi: «Da Radice ci aspettavamo più coraggio»

Dopo la scelta del centrosinistra di non apparentarsi con altre liste, Europa Verde lascia libertà di scelta ai suoi elettori in vista del ballottaggio

Elezioni a Legnano,  presentazione Europa Verde

«Ci aspettavamo un po’ più di coraggio per costruire un progetto condiviso di svolta per la città». È amara la reazione dei Verdi all’indomani della decisione di Lorenzo Radice e dei suoi di correre da soli per il ballottaggio di domenica 4 e lunedì 5 ottobre, quando sfideranno il centrodestra e Carolina Toia senza apparentamenti, provando a recuperare all’avversario politico i dieci punti percentuali di distacco del primo turno.

Proprio sull’apparentamento, invece, puntava Europa Verde, con l’ormai ex candidato sindaco Alessandro Rogora che insieme a Franco Brumana e Simone Rigamonti del Movimento 5 Stelle era stato protagonista di un appello dell’ultima ora alla coalizione di Radice, caduto però nel vuoto. «Il sistema elettorale italiano prevede per il nostro Comune il doppio turno di elezione per favorire le aggregazioni di forze politiche con programmi compatibili per il governo della città – spiega Rogora -. In questa intensa campagna credevamo di avere parecchi punti di convergenza con le liste a sostegno di Lorenzo Radice e non abbiamo nascosto la nostra disponibilità a un apparentamento, per poter iniziare una collaborazione fattiva e proficua nel governo della città, dando un contributo sui temi a noi cari legati all’ambiente e alla transizione ecologica e per i quali ci reputiamo decisamente competenti. Abbiamo ricevuto generici attestati di stima ma la chiusura ad ogni ipotesi di apparentamento per un percorso di coalizione che permettesse di assumere: responsabilità, impegni e condivisione delle scelte».

«La decisone di Radice – che ricordiamo ha ottenuto al primo turno meno di un terzo dei voti complessivi – è stata quella di chiudere a contributi esterni e mantenere al proprio interno l’intero pacchetto degli eventuali consiglieri di maggioranza non permettendo di avere in consiglio comunale un rappresentante dei Verdi ed impedendoci quindi di essere direttamente presenti nella macchina comunale per fornire il nostro contributo – continua Rogora -. Ci aspettavamo da Lorenzo un po’ più di coraggio – per riprendere lo slogan che ha scandito la sua campagna elettorale – per costruire un progetto condiviso di svolta per la città. Come spesso accade, purtroppo, le affermazioni sono una cosa, i comportamenti un’altra e al dialogo tra pari si preferisce gestire rapporti di subalternità. Siamo particolarmente delusi da questo comportamento. Crediamo, quindi, sia giusto lasciare a chi ci ha votato al primo turno piena libertà di scelta nell’espressione del proprio voto di preferenza».

«I Verdi sono “animali strani” – conclude il candidato di Europa Verde, che ha archiviato gli scontri della campagna elettorale con Franco Brumana con una stretta di mano e ora non vede l’ora di tornare alla sua professione di docente universitario «dopo questa breve e poco soddisfacente esperienza politica» che cercherà di archiviare quanto prima» – poco avvezzi ai giochi e alle regole della politica e credo che la nostra città non sia (purtroppo) ancora pronta per una svolta decisa verso la sostenibilità».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 28 Settembre 2020
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