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Scuola Collodi a Legnano, a rischio il posto per alcuni bambini e il Comune tace

Il comitato dei genitori lamenta il silenzio delle autorità sulla necessità di alcuni lavori fondamentali per garantire il posto a tutti i bambini

Generico 2018

Genitori dei piccoli ospiti della scuola dell’Infanzia Collodi di Legnano in profondo stato di tensione. Il silenzio dell’amministrazione comunale su alcuni lavori necessari al plesso di via Pisa sta destando preoccupazione, perchè è sempre più attuale il rischio di una penalizzazione importante alla riapertura dell’anno scolastico e alcuni bambini potrebbero non trovare posto.

La vicenda viene ricordata partendo dal 17 giugno, quando le rappresentanti delle otto sezioni della Scuola dell’Infanzia Collodi di Legnano facevano protocollare agli uffici comunali di Legnano la richiesta di rimozione della moquette presente in alcuni locali della scuola frequentata dai loro figli, in particolare nelle otto salette dove i bimbi riposano il pomeriggio e nelle aule speciali (biblioteca, palestre): «Purtroppo – leggiamo nella nota diffusa stasera – non hanno ancora ricevuto una risposta dai funzionari del Comune o dalla Commissaria Prefettizia. In data 30 luglio le stesse rappresentanti hanno inviato tramite PEC un sollecito quantomeno alla risposta, ma tutto ancora tace».

La problematica della moquette nelle aule suddette non è una cosa nuova. Con l’emergenza Covid la questione si sono aggravate e per questo motivo le rappresentanti dei genitori hanno inviato al Comune la richiesta di rimozione: « Si precisa – prosegue il comunicato – che il piano scuola per il rientro a settembre prevede la formazione di piccoli gruppi e l’uso di tutti i locali della scuola come spazi disponibili e quindi dovrebbero essere usati anche quelli che al momento sono ricoperti dalla moquette. Se il giorno 7 settembre, data di riapertura per le Scuole dell’Infanzia, la rimozione della moquette non fosse avvenuta, si verificherebbe una significativa riduzione degli spazi disponibili che non permetterebbe ad alcuni gruppi di bambini di poter frequentare, andando a penalizzare ulteriormente sia le famiglie, già messe a dura prova dalla chiusura delle scuole a febbraio, sia gli stessi bambini costretti a stare ancora a casa a tempo indeterminato».

Le famiglie confidano nel fatto che il Comune stia lavorando, silenziosamente, e apprezzerebbero molto una parola i rassicurazione sui lavori che saranno fatti e sulla tempistica, in risposta alla richiesta protocollata il giorno 17 giugno. Arriverà questa rassicurazione?

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 05 Agosto 2020
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