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Dalle cartine in laboratorio ai servizi, la Farmacia Muzio di Parabiago compie 100 anni

Un traguardo importante che i titolari hanno voluto festeggiare con una campagna social ripercorrendo le fasi storiche più significative per l'attività, cresciuta e mutata nel tempo pur rimanendo sempre un punto di riferimento prezioso per la città

Centenario Farmacia Muzio

La farmacia Muzio di Parabiago compie cento anni. Un traguardo importante che i titolari hanno voluto festeggiare con una campagna social ripercorrendo le fasi storiche più significative per l’attività, cresciuta e mutata nel tempo pur rimanendo sempre un punto di riferimento prezioso per la città. La farmacia fu fondata nel giugno 1920 dal dottor Fedele Muzio: già alla terza generazione di farmacisti, si era trasferito con la moglie Clotilde Celasco a Parabiago dove aveva rilevato una piccola farmacia, sotto la torretta di Palazzo Cavalleri in piazza Maggiolini. In galleria la  foto del 1924 in cui Fedele e Clotilde posano con il primogenito Alfonso nell’adiacente “cortile dei socialisti”. Sullo sfondo, la chiesa dei Santi Gervaso e Protaso.

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Con il passare degli anni Parabiago, da paese rurale è diventato un centro industriale. Nel 1928 fu chiuso il “Riale”, il piccolo canale che scorreva fuori dalla farmacia. In quegli anni il farmacista era un vero e proprio preparatore. In laboratorio venivano prodotti cartine, ovuli, unguenti, supposte e anche cachet. Tra le “cartine” “firmate” dal dottor Muzio c’era anche quella dello zafferano per il risotto giallo della domenica. Ci furono poi gli anni della guerra, durante i quali arrivavano in farmacia gli sfollati dalla vicina Milano. La liberazione dopo anni tetri e duri portò nuove speranze. E con gli americani arrivò in Italia anche la penicillina. Nel dopoguerra ebbe inizio l’era dei farmaci “in scatola”, preparati in fabbrica: l’aspirina, il collirio Alfa, gli Hatù. Il dottor Fedele continuava ad essere al comando della farmacia, ma intanto si sono laureati i figli Alfonso e Franco e insieme a loro sono arrivati i collaboratori storici: Alfonso Pallavicini, Nicola Sicurella e il dottor Luigi Lugano, che più tardi aprì la sua farmacia in via IV Novembre.

La farmacia è cresciuta con il crescere della città. All’inizio degli anni ’70 è stato aperto l’innovativo “negozietto dei piccoli” dedicato all’infanzia e  potenziato il reparto della dermocosmesi a Parabiago. In quegli anni si è laureata anche la quinta generazione di farmacisti: Daniela e Madina sono entrate a  a lavorare a fianco del padre Alfonso e dello zio Franco nel 1983.

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Nel 1992 ci fu un altro importante cambiamento: la farmacia venne spostata sotto i portici in piazza Maggiolini: «Scelta dolorosa ma inevitabile», commentano i titolari. Dal ventre della torretta emergono  tanti ricordi del passato, vecchi libri e appunti, strumenti, bilance, etichette e formulazioni ideate da Fedele, laureato in chimica e farmacia. Nella nuova sede sono stati ampliati i reparti di omeopatia e fitoterapia e la farmacia ha iniziato ad offrire i servizi che tutt’oggi costituiscono una fetta importante dell’attività che in questi mesi di emergenza sanitaria ha svolto anche il servizio di consegna a domicilio dei famaci aiutando così i cittadini in difficoltà insieme alla Croce Rossa.

Il culmine dei festeggiamenti per il centenario della farmacia sarà sabato 27 giugno. Chi andrà in farmacia a trovarli riceverà un piccolo omaggio a ricordo dell’anniversario. «Avremmo voluto brindare con voi, ma le disposizioni sanitarie ancora non consentono di organizzare eventi: ci ripromettiamo, appena possibile, di tornare a festeggiare con i nostri clienti», è il messaggio dei titolari alla città.

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 26 Giugno 2020
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