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Gli albergatori scrivono a Conte: “Stato di crisi per il turismo”

La rete che riunisce gli albergatori dell'Alto Milanese ha scritto una lettera al premier Conte per chiedere aiuti concreti per la categoria.

Generico 2018

“La Milano che Conviene”,  rete che riunisce gli albergatori dell’Alto Milanese, scrive al premier Conte per chiedere lo stato di lo stato di crisi nazionale del settore turistico, a sospensione dei mutui, finanziamenti a fondo perduto, per ripartire e rinnovare e l’azzeramento delle tasse per il 2020. Questo per fronteggiare una crisi che sta travolgendo gli albergatori.  Chi ha deciso di aprire – sul territorio si contano sulla dita della mano gli alberghi aperti – lo fa infatti per senso del dovere con la consapevolezza di non coprire nemmeno i costi con un indice di occupazione massimo del 15%. 


Signor presidente Giuseppe Conte,
forse non si è accorto di cosa sta succedendo in Italia. Una cosa magnifica: gli industriali, i commercianti, i dipendenti, tutto il popolo chiede di lavorare. Pensi, non abbiamo paura del virus, o meglio, sicuramente abbiamo paura, ma la realtà critica della condizione economica è così grave da spronarci a lavorare.
Ma perché? Perché siamo un popolo eccezionale, veniamo dalla cultura del lavoro, dell’operosità, siamo i pronipoti di Leonardo da Vinci, Dante, Galilei, Michelangelo …
Lo facciamo perché non abbiamo soldi per andare avanti, perché tutti i suoi proclami di aiuti economici sono stati fin’ora praticamente nulli.

E allora senza soldi come si fa a andare avanti? Come possiamo sfamare i nostri figli? Ecco perché lo facciamo Sig. Presidente. Pensi che noi albergatori, in questi giorni di crisi abbiamo un indice di occupazione massimo del 15%. Non riusciamo nemmeno a coprire i costi. Nonostante questo, qualche hotel ha comunque aperto, per non “abbandonare” i clienti che hanno bisogno di qualche camera. Per senso del dovere e della responsabilità verso quei clienti, quelle ditte, che ci danno lavoro per tutto l’anno. Facciamo questo, pur sapendo di lavorare in perdita. Sperando che almeno, in una decina di giorni, aumentino le prenotazioni, altrimenti la situazione diventerebbe insostenibile.

Che scelta difficile per noi eppure la facciamo, con coraggio.
Ora tocca a lei, abbia lo stesso coraggio e la stessa concretezza nostra, dia le risorse economiche agli italiani, quello che a loro spetta in questo momento di crisi. Per vivere e per non chiudere le attività che, se ci pensa bene, sono il motore economico dell’Italia. Senza quelle non ci sarebbe più speranza per nessuno. Il turismo rappresenta il 13% del prodotto interno lordo! Quindi le chiedo lo stato di crisi nazionale del settore turistico. La sospensione dei mutui. Finanziamenti a fondo perduto, per ripartire e rinnovare. L’azzeramento delle tasse per il 2020.
Resto in attesa di una sua cortese e possibilmente urgente risposta .
Grazie, distinti saluti.

Giuseppe Calini
Presidente della Rete di Hotel “La Milano che conviene”

Alberghi e Ristoranti contro il coronavirus: l’emergenza si supera solo in rete

Valeria Arini
valeria.arini@legnanonews.com
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Pubblicato il 15 Maggio 2020
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