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JoJo Rabbit: un “calcio” al nazismo

Uno dei migliori film che sono usciti nell'ultimo anno - Un periodo da sempre grigio, dipinto in maniera... colorata

1945, Germania nazista. Per gli ariani tedeschi, esiste una sola cosa: adorare la "pop star" del momento, Adolf Hitler. 

La storia ha protagonista Jojo Betzler, interpretato da Roman Davis al suo debutto nel grande schermo. È un semplice bambino di 10 anni incantato dal Furher a tal punto da averlo come amico immaginario. 

[pubblicita]                  Basta descrivere il film con questa brevissima sinossi per capire che siamo in presenza di una commedia dai tratti satirici e molto ironici. 

Potrei dirvi che il nostro giovane protagonista vive insieme alla madre in attesa di un padre, partito per il fronte senza dare più notizie, o che l’incontro con una giovane ragazza farà vacillare la sua tanto forte, quanto giovane convinzione nel partito nazista. Potrei dirvi questo e tanto altro, ma preferisco lasciarvi la curiosità di andare al cinema e gustarvi un film dalle grandi qualità, senza anticipare nient’altro. 

Se dal trailer si può pensare che tutto il film sia sul rapporto tra il giovane JoJo e il "comico" Hitler, ci si sbaglia e non di poco.

La pellicola va oltre e riesce a mostrare personaggi di spessore, da Rosie Betzler, interpretata da una bravissima Scarlett Johansson, al capitano Klenzendorf, un Sam Rockwell mai banale e sempre convincente nelle sue performance, al piccolo Yorki, intrappolato negli eventi senza saperne uscire. Divertente anche il regista nelle vesti del Furher. 

Il film mostra un periodo da sempre grigio, ma in maniera colorata. Non mancano note  drammatiche nella pellicola, valore aggiunto di un film ben preparato, intelligentemente scritte per non risultare mai distaccate dal resto. 

Registicamente, Taika fa un ottimo lavoro, per certi versi un po’ Wes Anderson e per altri un po’ Tarantino, il mix è meraviglioso. 

L’intero cast è superlativo, perfetti nei ruoli. Su tutti il giovane Roman, debuttare cosi bene non è da tutti, soprattutto quando il ruolo è davvero impegnativo. Promosso a pieni voti!

Se dovessi trovare un difetto lo individuerei nel personaggio di Hitler. Per due terzi del film risulta molto convincente, nel finale si spegne senza risultare utile ai fini della trama. 

Il film vanta ben 6 candidature ai prossimi Oscar, tra cui miglior film e miglior sceneggiatura non originale. Assolutamente d’accordo.

E’ senz’altro uno dei migliori che sono usciti nell'ultimo anno. Vi auguro di innamorarvi di questa pellicola, come me ne sono innamorato io. 

Voto: 8

Marco Tajè
direttore@legnanonews.com
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Pubblicato il 23 Gennaio 2020
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