FRANCO TOSI: DICHIARATO LO STATO DI INSOLVENZA
I giudici della sezione feriale del Tribunale fallimentare di Milano hanno anche nominato un commissario giudiziale...

(g.s.) – Stato d'insolvenza. Così i giudici hanno definito la situazione della Fraco Tosi Meccanica di Legnano. Il provvedimento, depositato in mattinata, fissa la posizione debitoria a circa 192,3 milioni di euro.
Trattandosi di una grande impresa è stata avviata l'amministrazione straordinaria e nominato un commissario giudiziario ossia, come da noi già annunciato, l'avvocato Gianpaolo Barazzoni di Reggio Emilia che provvederà a depositare nella cancelleria del tribunale una relazione in cui indica le cause di insolvenza ed esprimere la propria valutazione sulle prospettive di recupero che deve potersi realizzare tramite la cessione dei complessi aziendali oppure un programma di ristrutturazione.
Nel provvedimento redatto dai giudici fallimentari si legge che: "al 31 dicembre 2012 l'azienda e' gravata da una esposizione debitoria pari a 192.280.332 milioni. I legali della Franco Tosi avevano chiesto al Tribunale la concessione di un termine di almeno 60 giorni per presentare una proposta di concordato preventivo. La richiesta e' stata però bocciata dal Tribunale che sottolinea come la società versi in "una situazione di gravissima crisi finanziaria e industriale, come dimostrato dalla caduta verticale dei ricavi della gestione per l'esercizio 2012, che ha eroso completamente i messi propri, perdita, peraltro, che si somma gravemente ai risultati negativi già riscontrati per gli esercizi 2010 e 2011".
Con queste premesse i giudici hanno respinto la richiesta del termine di almeno 60 giorni per consentire il deposito di una proposta di concordato preventivo da parte dell'impresa. Inoltre è stato ordinato alla società di depositare entro 2 giorni i bilanci, le scritture contabili e fiscali obbligatorie ed anche l'elenco dei creditori e per il prossimo 20 gennaio ha fissato l'adunanza per l'esame dello stato passivo.
Secondo i sidacati Fim e Uilm, si tratta di una notizia positiva: "La Tosi è tecnicamente fallita ma trattandosi di una grande impresa i giudici hanno provveduto a dichiarare lo stato d'insolvenza – spiegano esponenti sindacali – così da evitare ricadute a livello occupazionale ed economico. Per fortuna, e come auspicato e richiesto da Fim e Uilm, il tribunale ha evitato il fallimento che avrebbe significato la fine dell’azienda meccanica più importante di Legnano. E' stata, quindi, avviata un'amministrazione straordinaria che mira al recupero e al risanamento delle grandi imprese che versano in uno stato di insolvenza, per evitare la dispersione del patrimonio aziendale e la perdita di un gran numero di posti di lavoro. Dunque, in un quadro negativo, questa è una nota positiva".
I sindacati stanno già contattando il commissario: "Ora esistono i presupposti per iniziare un percorso di condivisione delle scelte, in primis con il commissario – affermano i sindacalisti -, per poter tutelare al meglio il patrimonio industriale e occupazionale della fabbrica di piazza Monumento. In attesa di altre disposizioni del tribunale Fim e Uilm propongono alla RSU di inviare formale richiesta di urgente convocazione al Commissario per poter affrontare nel più breve tempo possibile situazioni di estrema importanza come le modalità di pagamento degli stipendi e delle anticipazioni della Cigo Cassa Integrazione Ordinaria. Il compito del commissario sarà quello di predisporre un piano industriale, valutare i soggetti interessati così da salvaguardare il patrimonio industriale e occupazionale. Non ci resta che sperare in meglio".
Per il PD legnanese, invece, è un colpo "duro" per la città: "Tutta la Città, la sua storia, la sua immagine, la sua realtà economica e sociale, sono duramente colpite – dichiara Alberto Dell’Acqua Coordinatore PD di Legnano –. A subire la difficile situazione sono principalmente i lavoratori e le loro famiglie. La decisone emessa dai giudici, nella sua durezza inesorabile, è finalizzata a salvare il salvabile e possibilmente a rimettere sui binari di un necessario rilancio produttivo l’impresa. A salvaguardare, speriamo, l’occupazione. Il PD di Legnano, consapevole di questa drammatica situazione, degli interessi in gioco e del destino professionale di centinaia di lavoratori, del futuro economico e sociale della nostra città, impegna da subito i propri rappresentanti nelle amministrazioni locali e nei livelli provinciali, regionali e nazionali a tutelare in ogni modo gli interessi dei lavoratori e della nostra amata Legnano".
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