LE SCARPE MADE IN PARABIAGO CONQUISTANO L’ESTERO
Una buona rappresentanza di imprese associate al Micam Shoevent appena concluso...

In un clima di soddisfazione si è chiuso il MICAM Shoevent, la più importante manifestazione delle calzature di fascia alta e medio-alta, organizzata da ANCI, l’Associazione Nazionale Calzaturifici Italiani.
“Positivo il fatto – commenta Diego Rossetti, Presidente dei Calzaturieri di Confindustria Alto Milanese e Vice Presidente di ANCI, nella foto– che sui 35.400 visitatori oltre la metà, cioè 19.000, fossero stranieri, in primis russi, francesi e asiatici, e che siano arrivati i rappresentanti delle più importanti insegne di distribuzione come Barneys, Isetan e Rsum. Con l’avvio poi di MICAM Shanghai, dal 9 all’11 aprile prossimi, al quale sono già iscritti oltre 250 espositori, la nostra fiera diventerà il primo salone internazionale in Cina riservato ai marchi
mondiali del comparto calzature e pelletteria.”
Ad esporre le nuove collezioni per la stagione autunno-inverno 2013/2014, che dettano le tendenze della moda a livello internazionale, c’erano anche le nostre associate: Luciano Padovan, Calzaturificio Nebuloni, Mauri Moda, A.T.A. e Parabiago Collezioni.
“Questa edizione – osserva Alberto Giganti, Direttore Amministrativo e Finanziario della Luciano Padovan di Nerviano – conferma ancora una volta l’apprezzamento da parte della clientela dei nostri prodotti che si distinguono per l’eleganza e l’originalità dello stile e dei materiali impiegati. Siamo contenti della qualità dei contatti avuti, anche se il numero dei visitatori italiani è stato inferiore a quello dello scorso anno.”
“Anche se l’affluenza dei visitatori in generale – fa eco Eugenio Chiodero, titolare del Calzaturificio Nebuloni di Eugenio Chiodero & C. di Canegrate – è stata inferiore rispetto all’edizione passata, l’interesse mostrato dai compratori stranieri nei confronti dei nostri prodotti ci fa ben sperare. Abbiamo infatti pensato a proposte che possono incontrare il gusto della clientela internazionale, perché i mercati esteri sono diventati ormai il nostro sbocco principale”.
Commenti improntati alla fiducia, seppur cauta, arrivano anche da Andrea Lavazza, Responsabile Commerciale del Calzaturificio Mauri Moda, che aggiunge “particolarmente interessanti sono stati gli incontri con operatori provenienti dal Kuwait, Grecia e Francia che hanno apprezzato il buon rapporto qualità-prezzo delle nostre scarpe. Essere presenti a questa fiera è un momento importante per fare business e soprattutto per crescere sui mercati in espansione”.
Ottimi risultati dalla Fiera anche per Giovanna Ceolini, titolare della Parabiago Collezioni, che al MICAM partecipa con il marchio Thierry Rabotin. “Ai nostri stand il numero di ospiti italiani e stranieri, principalmente russi, è cresciuto e questo ci dà ragione degli sforzi che abbiamo intrapreso per ampliare la rete commerciale al Far East ed al Medio Oriente”.
I calzaturifici e gli accessoristi associati a Confindustria Alto Milanese sono una trentina, per un totale di circa 1300 addetti ed un fatturato complessivo di oltre 300 milioni di euro, di cui il 46% esportato in tutto il mondo. Questo nostro settore è un’eccellenza, riconosciuta per l’indiscussa qualità del prodotto grazie all’elevato contenuto creativo dei modelli e all’estrema ricercatezza dei materiali e delle lavorazioni, che trova conferma nella produzione delle collezioni di grandi nomi della moda internazionale.
Gli ultimi dati della nostra indagine trimestrale hanno evidenziato, in controtendenza rispetto alla difficile congiuntura, una chiusura dell’anno con una sostanziale tenuta della produzione industriale ed un relativo progresso del fatturato. Nonostante le tensioni sulle materie prime e sulla marginalità e il permanere di lunghi tempi di pagamento, le prospettive delle aziende associate del comparto appaiono improntate ad un cauto ottimismo, proprio perché il prodotto made in Parabiago si colloca in fasce alte di prezzo. Tutte le nostre imprese investono infatti sempre più sull’export, ottenendo così performance migliori rispetto a chi ha vendite concentrate in Italia. Restano comunque ancora da sciogliere dei nodi importanti per il settore. Per sostenere il nostro made in Italy è infatti quanto mai urgente ottenere l’obbligo per legge dell’etichettatura sull’origine delle calzature.
“Benché lo scorso mese di ottobre – conclude Diego Rossetti – la Commissione europea abbia deciso di stralciare la proposta di Regolamento UE sull’etichettatura obbligatoria per i prodotti provenienti da Stati extraeuropei, oggi si sta lavorando ad un nuovo testo sulla sicurezza dei prodotti che dovrebbe includere l’obbligo di indicazione obbligo di origine. Questo garantirebbe informazioni più trasparenti per il consumatore sul luogo di produzione non solo delle merci importate, ma anche di quelle fabbricate in UE”.
“Per sostenere questa importante battaglia – anticipa Rossetti – a maggio ospiteremo una delegazione di europarlamentari provenienti da vari Paesi e guidati dall’on. Cristiana Muscardini, che in questi anni ha promosso e sostenuto più di ogni altro il nostro made in Italy.”
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