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DIPENDENTI INPS IN AGITAZIONE

Mobilitazione oggi e domani per il disegno di legge che prevede tagli del personale e dei servizi...

 

(m.t.) – Dipendenti Inps in agitazione. Stamane, ma anche domani, dalle 8.30 alle 9, assemblea giornaliera con volantinaggio al pubblico ed esposizione di cartelli. Motivazione, i tagli previsti della spending review in base alla quale gli enti nazionali di previdenza e assistenza sociale pubblici (in partica  Inps e Inail) dovranno conseguire a decorrere dal 2013 risparmi aggiuntivi, oltre a quelli già previsti, pari a 300 milioni di euro annui.

Tali risparmi, ecco la preoccupazione dei sindacati F.P. CGIL, UIL-PA e FIALP_CISAL, potranno essere ottenuti anche attraverso la riduzione di risorse destinate ai progetti speciali.

"Le iniziative di mobilitazione – scrivono i sindacati in un documento diffuso oggi – hanno prodotto un primo risultato, la forte presa di posizione del presidente Inps Mastropasqua".

"Finché sarò il presidente dell'Inps, mi batterò con tutte le mie forze e in ogni sede perché non ci siano tagli al personale né riduzioni alle loro retribuzioni". Il presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua, interviene così infatti sul tema dei presunti esuberi dell'Istituto e della cancellazione del premio di risultato. "Non si tratta di una difesa corporativa, per difendere una pubblica amministrazione – spiega Mastrapasqua – contro altre pubbliche amministrazioni: è soprattutto una difesa del welfare del Paese. Come abbiamo ricordato in più occasioni la consistenza attuale del personale, poco più di 33mila dipendenti, che comprendono anche quelli provenienti da Inpdap ed Enpals, è di gran lunga inferiore a quella degli istituti che di welfare si occupano in Francia o in Germania. Il processo di telematizzazione che abbiamo assicurato all'Inps è stato intrapreso proprio per garantire efficienza nell'erogazione dei servizi, nonostante una progressiva diminuzione delle risorse umane, per effetto del blocco del turn over".

"L'Inps nel prossimo triennio taglierà già i suoi costi di gestione per oltre 300 milioni per effetto delle normative già vigenti, comprese quelle previste per la più grande opera di integrazione nel sistema pubblico – conclude il presidente Mastrapasqua, riferendosi al processo di 'fusione' di Inpdap ed Enpals in Inps – assicurando così il doveroso contributo a un alleggerimento significativo della spesa pubblica. Ma è dovere di chi ha la responsabilità non solo legale dell'nps, ma di indirizzo politico-amministrativo, indicare la soglia sotto la quale è impossibile comprimere la spesa. Il danno non sarebbe per l'Inps, ma per il Paese che le lavoratrici e i lavoratori dell'Istituto, insieme al loro presidente, intendono continuare a servire con orgoglio, efficienza e fedeltà".

Problemi di chiusura della sede Inps di Legnano? Per il momento, il pericolo appare scongiurato, anche se la comunicazione che sara' presentata una delibera per dismettere 150 sedi dell'Inps non lascia completamente sereni dipendenti e utenti. 

"La delibera procedera' a unificare le sedi che sono attualmente ripartite sul territorio nazionale. Il processo sara' graduale, avverra' nell'arco di 5 anni", ha spiegato Mastropasqua

Anche per questo i sindacati ribadiscono che "la guardia non va abbassata anzi, se non si ricevono riscontri concreti, la mobilitazione di sicuro sarà ulteriormente innalzata".

Redazione
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Pubblicato il 30 Ottobre 2012
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