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“Godot si è fermato a San Vittore”, un libro di Alessandra D’Agostino per raccontare il carcere in un altro modo

Nel racconto i detenuti, mettendosi in gioco nel Laboratorio Teatrale, hanno cambiato il proprio sguardo, reinterpretando il proprio vissuto

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Un libro che narra una esperienza di docenza in carcere, come insegnante volontaria di Teatroalla Casa Circondariale di San Vittore. Godot si è fermato a San Vittore” è firmato da Alessandra D’Agostino, una mental coach, autrice, drammaturga e regista teatrale milanese.

«Ci sono storie che nascono da promesse fatte e, ora, mantenute. Come questa, che narra del mio viaggio all’intern0
del Raggio Sesto Secondo della Casa Circondariale di San Vittore, nei ristretti abitati dai Sex Offenders – spiega l’autrice -. Attraverso questo viaggio di sillabe ho deciso di raccontare il carcere in un altro modo. Ovvero dei miei allievi detenuti che, mettendosi in gioco nel mio Laboratorio Teatrale, hanno cambiato il proprio sguard0, reinterpretando il proprio vissuto. Con questo viaggio, che per me è stato ed è ancora un onore e un privilegio, ho la presunzione di non seppellire nella dimenticanza, ma di conferire muova vita alla memoria di quei giorni, che per me furono e restano straordinari».

The tree factory, la casa editrice, fa parte della Cooperativa sociale Pollicino di Ivrea. La produzione è limitata alla pubblicazione di volumi tattili per ipovedenti e non vedenti, sotto il nome di “Albero della speranza” e di libri di narrativa e saggistica sotto il nome di The tree factory.

La cooperativa è da sempre sensibile ai temi dell’emarginazione e dei diritti e con questo testo, leggiamo in una nota,  «possiamo rendere onore e rispetto per quella moltitudine di persone costrette a contare i giorni che li separano dalla vita vissuta e non costretta. “Non voglio farne parte” sarebbe dovuto essere il titolo di quest’opera e, tutto sommato, sarebbe stato un bel titolo, ma alla fine abbiamo optato per “Godot si è fermato a San Vittore”. Molto più evocativo e suggestivo questa seconda scelta, che rende più esplicito ed evidente la condizione di chi è costretto a sperare auspicando che ci siano sempre nuove stazioni ad attenderlo».

Per acquistare il libro:
info@cooperativapollicino.it

Redazione
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Pubblicato il 07 Settembre 2021
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