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40enne di Parabiago si schianta in moto dopo essere evaso dai domiciliari

L'uomo si era trasferito in provincia di Lodi dove era ai domiciliari. Ad aprile era stato condannato in primo grado a 13 anni di carcere per violenza sessuale nei confronti dell'ex-moglie

ambulanza automedica

Ad aprile era stato condannato a 13 anni e mezzo per aver sottoposto a terribili violenze fisiche e sessuali la ex-compagna, spesso sotto effetto di cocaina. Dopo la condanna in primo grado da parte del Tribunale di Busto Arsizio l’uomo, all’epoca dei fatti residente a Parabiago, era stato poi messo ai domiciliari in un luogo lontano dalla vittima a San Fiorano (in provincia di Lodi) dove aveva anche trovato un impiego che gli permetteva di poter uscire di casa in determinati orari.

Nonostante la “concessione” del tribunale però lo scorso 14 agosto (in un orario non compatibile con quello lavorativo, ndr)  è uscito di casa a bordo di una moto violando la misura di detenzione, insieme ad una ragazza minorenne, per le vie del paese.

Una scelta ancora più scellerata in quanto munito del cosiddetto “braccialetto elettronico” che naturalmente ha iniziato a suonare non appena si è trovato a qualche centinaio di metri dal luogo di detenzione. Il risultato è stato un violentissimo incidente stradale (come riporta il quotidiano “Il cittadino di Lodi”) nel quale ha perso il controllo della moto, andandosi a schiantare contro due auto.

Per lui la prognosi è riservata (lotta tra la vita e la morte) mentre per la minore che era in moto con lui le conseguenze sono state serie ma non tali da farle rischiare la vita.

Per il 40enne è immediatamente scattata la sospensione della misura dei domiciliari, come conferma il suo legale Andrea Febbraro che sta curando l’appello per la vicenda di Parabiago.

La vicenda giudiziaria per il quale è stato condannato

Picchiò la moglie col bambino in braccio, 13 anni e 4 mesi al marito violento

Orlando Mastrillo
orlando.mastrillo@varesenews.it
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Pubblicato il 18 Agosto 2021
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