Quantcast

Natale, via la vecchia tombola e proviamo a cambiare gioco con una sfida a scacchi

L'idea è rilanciata da Raul Frittella, istruttore FSI per un gioco che ai più giovani insegna la pazienza, la logica e la gestione della sconfitta; agli adulti offre una palestra insostituibile per mantenere il cervello elastico e reattivo

scacchi

«Il Natale porta con sé una rassicurante routine fatta di grandi abbuffate, parenti che non vedi da un anno e la minaccia costante della tombola che incombe dopo il caffè. Ma se quest’anno, tra un brindisi e una fetta di torrone, provassimo a cambiare gioco? Se sgombrassimo un angolo del tavolo non per i soliti numeri estratti a sorte, ma per una sfida più antica e affascinante?». Raul Frittella, istruttore FSI, conosciuto sul territorio anche per una proficua collaborazione con la Biblioteca di Parabiago, lancia la sua idea per le prossime festività natalizie: il gioco degli scacchi.

«Perché proprio a Natale? – spiega Frittella-. Perché gli scacchi sono il perfetto antidoto al caos delle feste. Per secoli sono stati definiti il “Gioco dei Re”, un passatempo elitario per strateghi e monarchi. Tuttavia, la polvere da quelle 64 caselle è stata spazzata via definitivamente: che sia merito della storia, o della recente ondata di popolarità portata dalla serie La Regina degli Scacchi, questo gioco sta vivendo una nuova giovinezza».

«Oggi non li proponiamo solo come passatempo, ma come vero e proprio sport della mente. È un regalo che potete fare a chiunque: ai più giovani insegna la pazienza, la logica e la gestione della sconfitta; agli adulti offre una palestra insostituibile per mantenere il cervello elastico e reattivo. “Scacchi senza età” è una promessa: davanti alla scacchiera, generazioni diverse si parlano alla pari – prosegue l’esperto – . C’è poi un valore aggiunto, forse il più prezioso in questo 2025 iperconnesso: il tempo offline. Giocare a scacchi significa staccare la spina. Niente notifiche, niente schermi, niente rumore di fondo. C’è solo il legno dei pezzi e il silenzio della concentrazione. È un momento di confronto onesto tra due menti. La scacchiera ci costringe a guardare in faccia la realtà: c’è quello che conosciamo (i nostri piani, le nostre idee) e c’è quello che non conosciamo ancora (le intenzioni dell’avversario, le trappole nascoste). È un esercizio di umiltà e scoperta continua, perfetto per chiudere l’anno e iniziarne uno nuovo con più consapevolezza».

 

 

Via Confalonieri, 5

Castronno

Tutti gli eventi

di dicembre

Redazione
info@legnanonews.com
Noi della redazione di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 19 Dicembre 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore