Figlio picchia la madre a Vanzago: arresto in flagranza differita grazie a foto e video
L’arresto in flagranza differita permette di fermare una persona entro 48 ore dal reato in presenza di foto o video che documentano il maltrattamento. Il caso accaduto a Vanzago è quindi un esempio di applicazione del Codice Rosso
Un caso raro ma significativo di applicazione del Codice Rosso è accaduto nei giorni scorsi a Vanzago, dove i carabinieri della Stazione locale hanno eseguito un arresto in flagranza differita nei confronti di un uomo accusato di maltrattamenti in famiglia. Uno dei due figli della vittima sarebbe riuscito a riprendere con il proprio cellulare il fratello mentre colpiva la madre. Immagini (foto e video) che quindi documenterebbero in modo chiaro l’aggressione. La donna, accompagnata dal figlio autore delle riprese, si è presentata in caserma per sporgere denuncia, consegnando ai Carabinieri il materiale audiovisivo. Proprio grazie a tali prove, considerate immediate e dirette, i militari hanno potuto procedere all’arresto in flagranza differita, una misura prevista dal Codice Rosso ma applicata di rado, poiché richiede la disponibilità di documentazione certa e tempestiva.
Cos’è la flagranza differita
L’arresto in flagranza differita è ammesso in alcuni reati legati alla violenza domestica e di genere quando i fatti vengono documentati attraverso video, foto o registrazioni, consentendo alle forze dell’ordine di intervenire anche se non presenti al momento dell’aggressione. Sebbene lo strumento sia previsto dalla legge, risulta poco frequente, proprio perché è raro che le vittime o i familiari riescano a produrre materiale probatorio audiovisivo utilizzabile. Esso è disciplinato dall’Codice di procedura penale (art. 382 c.p.p.). È importante perché permette di intervenire rapidamente anche se le forze dell’ordine non erano presenti ai fatti, proprio perchè foto e video vengono trasformati in uno strumento immediato di tutela per le vittime di violenza domestica.










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