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Attivisti ai cancelli della Leonardo a Nerviano: “Stop ai rapporti commerciali con Israele”

Anche a fine settembre un gruppo di attivisti aveva manifestato davanti ai cancelli della Leonardo a Nerviano, accusando l’azienda di non aver interrotto i rapporti commerciali con Israele

Attivisti ai cancelli della Leonardo a Nerviano

Attivisti davanti ai cancelli della Leonardo a Nerviano. Poco prima delle 8 di mercoledì 22 ottobre una ventina di attivisti di Ultima Generazione, Palestine Action Italia, BDS, Global March To Gaza e Milano per la Palestina hanno bloccato i cancelli dello stabilimento di viale Europa per portare «un messaggio di responsabilità collettiva» ai dipendenti dell’azienda», chiedendo l’interruzione dei rapporti con Israele.

«Siamo qui a chiedere che i lavoratori e lavoratrici riconoscano il potere politico delle loro azioni, del loro tempo, del loro lavoro in solidarietà con ai lavoratori di Taranto – ha spiegato un’attivista – che stanno portando avanti una petizione dall’interno per chiedere che tutti i rapporti commerciali che Leonardo intesse ancora con Israele vengano interrotti, sia quelli diretti che quelli indiretti. Avete un enorme potere come dipendenti di questa azienda in questo momento storico».

«Questa azione vuole ricordare che, anche di fronte a un sistema industriale e militare colossale, il potere reale risiede nelle mani di chi lavora – hanno sottolineato da Ultima Azione in una nota diffusa dopo il presidio -. I dipendenti di Leonardo, come di ogni altra grande azienda, hanno la possibilità di rifiutare la complicità con la guerra, chiedendo trasparenza, responsabilità e coerenza etica. La storia del movimento operaio insegna che i lavoratori non sono ingranaggi, ma protagonisti della trasformazione sociale. Oggi più che mai, con il genocidio in corso in Palestina e l’espansione delle industrie belliche, questa consapevolezza diventa urgente e necessaria. Ci rivolgiamo ai dipendenti di Leonardo: vi chiediamo di pretendere trasparenza sugli atti di “due diligence”, è vostro diritto sapere come le vostre competenze vengono impiegate al servizio di Israele. Il segreto commerciale non potrà esonerarvi dalle responsabilità morali e storiche. I vostri dirigenti non solo si macchiano del sangue dei palestinesi sterminati, lo fanno anche a spese vostre e nostre che spesso non abbiamo alternative in un’economia al collasso».

Sul posto i Carabinieri, che hanno identificato gli attivisti presenti all’ingresso dell’azienda. Anche a fine settembre un gruppo di esponenti di Palestine Action e Ultima Generazione aveva manifestato davanti ai cancelli della Leonardo a Nerviano, esponendo striscioni e accusando l’azienda di non aver interrotto i rapporti commerciali con Israele. Accuse peraltro respinte al mittente dall’azienda già in occasione delle polemiche nate intorno alla partecipazione al Festival della Scienza di Genova, in programma dal 23 ottobre al 2 novembre.

«Da diversi mesi circolano affermazioni secondo cui Leonardo venderebbe armi a Israele. Comprendiamo e condividiamo la sensibilità del tema ed è giusto che i cittadini chiedano chiarezza – aveva precisato in quell’occasione con una nota l’Ufficio Stampa Fondazione Leonardo Ets, secondo quanto riportato dall’ANSA -. Ma è altrettanto doveroso per noi respingere affermazioni che non rispondono al vero. Come già rappresentato agli organizzatori del Festival, Leonardo è soggetto come tutti alla legge che regola l’export degli armamenti italiani, una pietra miliare dell’azione per la pace e il disarmo, e che in uno dei suoi punti cardine recita così: “L’esportazione e il transito dei materiali d’armamento sono vietati verso i Paesi in stato di conflitto armato, verso i Paesi la cui politica contrasti con l’articolo 11 della Costituzione, verso i Paesi i cui Governi siano responsabili di accertate violazioni delle convenzioni internazionali in materia di diritti dell’uomo”. Per essere ancora più precisi e più diretti, Leonardo non vende armi ad Israele da quando è scoppiato il conflitto».

Foto da un video di Ultima Generazione

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 22 Ottobre 2025
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