Quasi mezzo milione di euro per sei comuni del Legnanese colpiti dai nubrifragi che a luglio del 2023 hanno messo in ginocchio anche il nostro territorio. I finanziamenti rientrano negli 11,8 milioni di euro del Fondo per le emergenze nazionali stanziati dal Dipartimento di Protezione civile, che serviranno per finanziare complessivamente 233 interventi in 136 enti locali di nove province della Lombardia, 94 dei quali in 49 comuni della Città metropolitana di Milano per un totale di 2,7 milioni di euro.

Gli interventi riguardano le ondate di maltempo che hanno colpito la Lombardia dal 4 al 31 luglio di due anni fa, per cui Regione Lombardia aveva chiesto lo stato di emergenza nazionale, poi dichiarato dal Governo, e serviranno per lavori di ripristino e di messa in sicurezza delle città e dei territori. Nel Legnanese ne beneficeranno Canegrate (163.650, 34 euro), Cerro Maggiore (52.460 euro), Legnano (129.251,30 euro), Nerviano (10.305,94 euro), Parabiago (117.368,66 euro) e Rescaldina (20.719,50).

Per i danni causati dai nubifragi ai comuni del Legnanese erano già stati destinati contributi per oltre 1,3 milioni di euro a cittadini e aziende: gli elenchi dei beneficiari approvati dal Pirellone a fine febbraio avevano messo nero su bianco il riconoscimento della misura di sostegno a 219 privati cittadini, pari al 31,7% del totale delle richieste accolte in tutta la Città metropolitana di Milano, e a 23 attività economiche, quasi un quarto di quelle che avevano fatto domanda a Milano e hinterland. La maggior parte delle richieste accolte era arrivata da Canegrate (40), Parabiago (40) e Rescaldina (38) per i privati e da Cerro Maggiore (5) e Legnano (4) per le attività economiche.

«Regione Lombardia – sottolinea l’assessore regionale alla Sicurezza e Protezione civile, Romano La Russa – è al fianco di enti e comuni che hanno dovuto affrontare situazioni di emergenza e urgenza durante i gravi eventi atmosferici dell’estate 2023. Con queste risorse si finanziano interventi di ripristino e messa in sicurezza delle infrastrutture strategiche. Come regione lavoriamo per il superamento dell’emergenza e per la riduzione dei rischi futuri, sempre con la prospettiva della prevenzione, in stretta collaborazione con il Dipartimento nazionale di Protezione civile e con le amministrazioni locali».