Nuovo albo volontari della biblioteca di San Vittore Olona, Civicamente: “Troppa discrezionalità”
In merito al nuovo regolamento per i volontari della Biblioteca di San Vittore Olona la consigliera Daniela Rossi critica l’amministrazione: "Privacy a rischio, graduatorie troppo rigide e criteri poco chiari"

Il Consiglio comunale di San Vittore Olona ha discusso e approvato il nuovo regolamento per costituire un albo dei volontari civici per i servizi culturali e, in particolare, per la biblioteca comunale. Una proposta che non ha però ottenuto il sostegno della lista di minoranza Civicamente – Società Civile, che per voce della consigliera Daniela Rossi ha spiegato le ragioni del voto contrario. Secondo Rossi, infatti, pur condividendo la finalità del regolamento, che mira a disciplinare la collaborazione gratuita dei cittadini con il Comune per attività di utilità sociale, il testo presenta «numerosi passaggi che lasciano troppo spazio alla discrezionalità nella selezione e gestione dei volontari».
Tra i punti contestati, Civicamente segnala innanzitutto la tutela della privacy. L’articolo 3 del regolamento prevede la pubblicazione all’albo della motivazione di un’eventuale cessazione del servizio di volontariato. «Si tratta di informazioni personali che non dovrebbero diventare di pubblico dominio», sottolinea Rossi, criticando la posizione del sindaco Zerboni, secondo il quale tale scelta garantirebbe trasparenza. Un secondo aspetto riguarda la revisione della graduatoria dei volontari. Il regolamento stabilisce un aggiornamento triennale, mentre Civicamente proponeva di renderlo annuale «per agevolare l’iscrizione di nuovi volontari in tempi più brevi». La maggioranza ha però respinto l’emendamento, ritenendolo troppo oneroso sul piano burocratico. La terza questione sollevata è relativa ai criteri di selezione. La minoranza aveva proposto di introdurre schede individuali con compiti e orari, come già avviene in molte esperienze di volontariato. «L’amministrazione ha bocciato la proposta sostenendo il rischio di un riconoscimento di lavoro subordinato – ha osservato Rossi – ma è evidente che senza retribuzione non c’è subordinazione».
Per la consigliera di Civicamente, il rifiuto di accogliere le proposte dimostra «l’ennesima chiusura della maggioranza guidata da Zerboni verso le minoranze». Rossi parla di «argomentazioni pretestuose» e ironizza sulla confusione dei termini utilizzati dall’amministrazione: «Il regolamento cita una “Direzione della biblioteca” che, alla richiesta di chiarimenti, è stata identificata dal sindaco con il capo settore – afferma Rossi -. Un esempio di quelle “parole in libertà” che sembrano caratterizzare l’attuale gestione. Avremmo sicuramente votato a favore se ci fossero state garanzie di maggiore chiarezza e trasparenza. Così com’è, il regolamento affida troppo potere a valutazioni discrezionali e non tutela abbastanza i cittadini volontari che si mettono a disposizione della comunità».
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