La benedizione apostolica del Papa per i 107 anni di Carla Musazzi, imprenditrice per decenni alla guida della Rede
Parabiago ha reso omaggio a Carla Musazzi, storica imprenditrice della città della calzatura, che ha festeggiato il 107° compleanno

Parabiago in festa per i 107 anni di Carla Musazzi, storica imprenditrice della città della calzatura che per decenni ha guidato il Calzificio Rede dopo la morte del marito, scomparso prematuramente nel 1964, e altre aziende complementari tra cui la Torcitura di Garabiolo e lo Scatolificio di Parabiago.
Insignita nel 1990 dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro, Carla Musazzi negli anni trascorsi al timone dell’azienda ha ampliato gli stabilimenti, installato nuovi macchinari e riorganizzato i reparti di produzione e gli uffici amministrativi e commerciali portando la produzione della Rede nella fascia alta del mercato. «Imprenditrice sensibile ed attenta alle istanze sociali e culturali – si legge nella motivazione dell’onorificenza -, ha creato una scuola di addestramento professionale e costruito alloggi per dipendenti» e negli anni ha sponsorizzato una squadra di ginnastica ritmico-artistica e dato vita ad una fondazione per l’istituzione in Parabiago di un museo storico e culturale: la Fondazione Carla Musazzi, inaugurata il 16 ottobre 1988 grazie alla volontà dell’imprenditrice e di monsignor Marco Ceriani.
Per il suo 107° compleanno Carla Musazzi ha ricevuto giovedì 25 settembre la benedizione apostolica di Papa Leone XIV, consegnata dal sindaco Raffaele Cucchi e dal presidente del consiglio comunale Adriana Nebuloni alla presenza dei nipoti Michele e Giovanni. «Una curiosa e toccante coincidenza – sottolinea l’amministrazione comunale -: Carla Maria Musazzi è nata il 14 settembre, lo stesso giorno del santo padre. Un destino segnato dalla storia e dall’eccellenza: la sua impresa, celebre in tutto il mondo per le calze Rede, continua ancora oggi a essere un simbolo del Made in Italy. Come le piace ricordare, ha sempre lavorato, anche durante la guerra, quando bisognava fornire ai soldati calze idonee. E ancora oggi, a 107 anni, segue con attenzione l’evoluzione dell’azienda e della città dove ha sempre vissuto. Auguri, signora Carla: la città tutta l’abbraccia con gratitudine, ammirazione e profondo affetto».
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