La storia del marchio Rancilio in 40 vetrine di Parabiago per i 15 anni del museo aziendale
Dal 15 settembre al 15 novembre il museo aziendale si trasforma in un museo a cielo aperto che toccherà 40 vetrine di Parabiago per festeggiare i suoi primi 15 anni di attività

Officina Rancilio 1926 esce dai locali di via Don Galeazzi e si trasforma in un museo a cielo aperto che toccherà 40 vetrine di Parabiago per festeggiare i suoi primi 15 anni di attività. Il progetto, articolato in diversi percorsi tematici che dal 15 settembre al 15 novembre si aggiungeranno agli eventi organizzati al museo insieme ad associazioni, enti locali e realtà del territorio, punta a «far conoscere e avvicinare il pubblico alla cultura d’impresa, coinvolgendo e dialogando con il territorio e i suoi abitanti».
L’iniziativa prevede un allestimento speciale al museo, da cui partiranno cinque percorsi dedicati a storia, design, marchi, tecnologia e colore. «Passando da una vetrina all’altra – spiegano da Officina Rancilio 1926 -, i visitatori verranno accompagnati in un viaggio alla scoperta della grande collezione del museo che comprende settanta macchine storiche prodotte dal 1927 al 1999 e una decina di macinadosatori a marchio Rancilio».
A fare da guida nel viaggio alla scoperta della storia del marchio Rancilio ci sarà anche una mappa che segnalerà i negozi in cui si potranno vedere le macchine esposte; sulla mappa si potranno anche far apporre i timbri, in una sorta di caccia al tesoro. Il progetto coinvolgerà anche le scuole, che potranno visitare il museo e poi seguire in autonomia i percorsi tematici.
La storia del marchio Rancilio e la nascita del museo
La storia di uno dei marchi che ha portato il nome di Parabiago nel mondo inizia in una piccola officina meccanica quando Roberto Rancilio, all’epoca giovane operaio, decide di scommettere sulla produzione della macchina da caffè istantanea. La “data di nascita” della sua prima macchina, la Regina, è il 1927: da lì in poi ne realizzerà molte fino alla sua morte nel 1956, da quelle istantanee a struttura verticale a quelle con il sistema a leva.
A raccogliere il testimone saranno i suoi tre figli, Francesco, Antonio e Romano: con loro al timone l’azienda di famiglia smetterà i panni artigiani per diventare un’impresa moderna e approdare sul mercato internazionale. Il salto definitivo arriva nel 1971, quando per la sua nuova macchina la Rancilio lavora insieme al designer Marco Zanuso: la Z8 sarà un grande successo per l’azienda, che solo un anno prima si era spostata dal centro del paese ad un’area da 70mila metri quadri.
Proprio per «far conoscere, conservare e valorizzare il patrimonio storico, la collezione e l’archivio fotografico dell’azienda e della famiglia», nel 2010 nascerà Officina Rancilio 1926, museo di proprietà della famiglia Rancilio che oggi fa da cornice a mostre e percorsi didattici e ospita convegni, incontri e conferenze di associazioni locali.
Foto da Google Earth
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