Busto Garolfo si candida a “Comune Europeo dello Sport” per il 2028
Il riconoscimento viene assegnato da ACES Europe, che consegna dal 2001 il premio di Capitale Europea dello Sport, ai comuni sotto i 25mila abitanti

Busto Garolfo si candida a “Comune europeo dello sport” per il 2028. La giunta di Giovanni Rigiroli ha approvato nei giorni scorsi la candidatura al riconoscimento assegnato da ACES Europe, associazione no profit con sede a Bruxelles che consegna dal 2001 il premio di Capitale Europea dello Sport e negli anni successivi ha introdotto anche premi per la Città Europea dello Sport per i comuni sopra i 25mila abitanti, per il Comune Europeo dello Sport per i comuni sotto i 25mila abitanti e per la Comunità Europea dello Sport, riservato alle unioni di più comuni.
«L’assegnazione di questi premi – spiega ACES Italia – viene portata avanti da ACES Europe, secondo i principi di responsabilità e di etica, nella consapevolezza che lo sport è un fattore di integrazione nella società, per il miglioramento della qualità della vita e la salute di chi lo pratica. La forza di ACES Europe è di premiare anche i comuni con i titoli di European City/Town/Community of Sport, stimolando in questo modo i municipi nella promozione dello sport per i cittadini».
Alla base della scelta di Palazzo Molteni di presentare la propria candidatura una serie di interventi realizzati in paese negli anni a favore dello sport. «Sul territorio comunale – sottolinea la delibera di giunta – da molti anni si presta grande attenzione alla promozione dello sport, con molteplici azioni: ampia offerta di impianti sportivi, sostegno alle numerose associazioni sportive del territorio, attivazione della Consulta dello Sport, iniziative di promozione e valorizzazione come la Festa dello Sport e il Gran Galà dello Sport, sezione “Busto che vince” sul sito comunale, realizzazione dell’Atlante dello Sport di Busto Garolfo, apertura della sezione sportiva alla scuola secondaria di primo grado Caccia, progetti di sostegno economico per la fruizione di attività sportive da parte di minori in situazioni di disagio sociale o economico, corsi di attività motoria “dolce” per promuovere il movimento e la socializzazione e promozione dei Gruppi di Cammino e Pedibus, progetti per l’attività sportiva per la terza età».
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.