Scuola media “Leonardo da Vinci” chiusa a Nerviano, le opposizioni: “È ora di dare risposte”
Comune e scuola si sono impegnati a comunicare entro la fine del mese le scelte definitive attraverso circolari e un'assemblea pubblica

Continua a far discutere il futuro di studenti e insegnanti della scuola secondaria di primo grado “Leonardo da Vinci” di Nerviano dopo la chiusura in via precauzionale del plesso scolastico, per cui a fine aprile è arrivata la “serrata” dopo i risultati delle indagini strutturali effettuate in vista della ristrutturazione, che hanno fatto emergere problemi di sicurezza.
Fratelli d’Italia: “Il piano B non c’era”
«Il piano B non c’era», è la critica che muove Fratelli d’Italia dopo la prima riunione del tavolo permanente tra i consiglieri comunali dedicato alla situazione della scuola. «Nonostante la volontà di inizio legislatura di costruire il campus scolastico, l’amministrazione non aveva previsto un piano di spostamento degli studenti in altre sedi – sottolineano dal partito di Giorgia Meloni -: sarebbe stato molto utile ora, con l’impossibilità di usare la scuola di via Diaz e gli studenti mandati un po’ in giro per la città per poter terminare l’anno scolastico. Sul futuro, ancora tutto da definire».
«Nell’attesa della decisione definitiva – aggiungono da Fratelli d’Italia, accogliendo «con favore il probabile abbandono dell’ipotesi di riattivare il vetusto edificio di via dei Boschi, anche in mancanza delle tempistiche, e dei fondi, per poterlo risistemare» -, abbiamo richiamato l’attenzione dell’amministrazione su alcuni aspetti che reputiamo prioritari: rispetto dei tempi comunicati per dare delle risposte ai genitori, agli studenti e al personale scolastico, spronando anche la scuola a velocizzare i processi decisionali; sicurezza e servizi, legati al numero di nuovi studenti nei plessi scolastici cittadini, dal punto di vista della prevenzione incendi ed evacuazione in caso di emergenza, di spazi mensa idonei, ristorazione organizzata su più turni e gestione delle aule; viabilità delle frazioni eventualmente coinvolte, con necessità di gestire il traffico per evitare flussi anomali di auto, parcheggi adeguati e una flotta potenziata di mezzi pubblici dedicati».
«Come circolo cittadino – concludono dal partito – restiamo disponibili a nuovi tavoli di confronto; il nostro contributo sarà, come sempre, propositivo e orientato alla collaborazione, anche se temiamo che le tempistiche prospettate saranno difficilmente rispettate. Confidiamo in un inizio del prossimo anno scolastico in sedi adeguate e non temporanee di breve periodo.
Dalla Lega una mozione per destinare alla riqualificazione della scuola i fondi del “fungo” di Garbatola
Dalla Lega, invece, arriva una mozione che chiede «un chiaro ed inequivocabile segnale politico, destinando i 990mila euro, previsti nella convenzione per la riqualificazione del cosiddetto “fungo” di Garbatola, completamente per l’intervento previsto per la ristrutturazione della scuola secondaria di primo grado “Leonardo da Vinci”», per il quale si prospettano costi di almeno 3 milioni di euro.
«Ricordiamo che, al momento, è già stato fatto un mutuo di 1,4 milioni di euro, una cifra che andrà, come minimo, raddoppiata, ragione per la quale meno si andrà ad indebitare ulteriormente i cittadini di Nerviano e meglio sarà – sottolineano dal Carroccio -. Visto che questo intervento rappresenta l’assoluta priorità, utilizzare quasi un milione di euro, messo a disposizione dall’immobiliare che riqualifica il “fungo”, impattando il meno possibile sulle altre voci di bilancio o aumentando il mutuo già in essere, ci sembra il minimo e la cosa più logica da fare».
«A distanza di 40 giorni dall’assemblea pubblica sulla chiusura della scuola di via Diaz, chiediamo che l’amministrazione comunale faccia finalmente chiarezza e dia risposte concrete ed inequivocabili in merito alle soluzioni logistiche previste per il nuovo anno scolastico che, ormai, incombe – aggiungono dalla Lega -. Preso atto che non verrà utilizzata la vecchia scuola di via dei Boschi e che sarà fondamentale e decisiva la presenza delle strutture scolastiche di Garbatola e S. Ilario, è venuto il momento di decidere e di dare risposte e certezze alle tante famiglie nervianesi interessate, che non possono più aspettare e devono potersi organizzare in tempo per quello che accadrà da settembre. Ormai non è più il tempo delle ipotesi, ma delle decisioni, che la Lega chiede vengano prese il prima possibile. Gli alunni e le alunne, le loro famiglie, chi insegna, chi lavora nel mondo scolastico non possono più aspettare».
L’amministrazione: “Al lavoro con la scuola per soluzioni condivise”
Intanto l’amministrazione continua a lavorare gomito a gomito con la scuola per la riorganizzazione. «La chiusura dell’edificio, che sarà oggetto di una riqualificazione strutturale importante, ha reso necessario ripensare in modo ampio e articolato la collocazione di tutte le classi dell’istituto, coinvolgendo non solo la scuola secondaria ma anche i plessi della scuola primaria – spiega la sindaca Daniela Colombo -. Il comune ha mappato le disponibilità delle strutture scolastiche presenti sul territorio, sia nel capoluogo che nelle frazioni, e ha condiviso con la dirigenza scolastica anche l’ipotesi di una temporanea riapertura della scuola di via dei Boschi. La scuola ha vagliato le proposte e restituito due ipotesi, concentrate sulle strutture attualmente operative, ritenute più funzionali dal punto di vista didattico. L’amministrazione sta ora effettuando una valutazione tecnica approfondita delle soluzioni individuate per verificarne la capienza effettiva (aule, spazi comuni, mense), oltre che la compatibilità con i servizi integrativi necessari (trasporto scolastico, refezione scolastica, pre/post scuola)».
«Siamo ben consapevoli – aggiunge la prima cittadina – del disagio che un cambiamento di questa portata può generare, soprattutto in una comunità scolastica unita e radicata come quella delle frazioni. Ogni scelta sarà dettata esclusivamente da esigenze oggettive di tipo organizzativo e tecnico, con l’obiettivo comune di tutelare il benessere e la continuità del percorso formativo degli alunni. Il comune e l’istituto comprensivo confermano la piena collaborazione istituzionale e si impegnano a comunicare entro la fine del mese le scelte definitive attraverso apposite circolari e assemblea pubblica. Non è una fase semplice, ma siamo al lavoro per costruire, insieme alla scuola, una soluzione il più possibile equilibrata, concreta e rispettosa dei bisogni degli alunni, delle famiglie e del lavoro dei docenti e di tutto il personale addetto».
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