Da una telefonata per combattere la solitudine al Centro Ricreativo. A San Giorgio compie un anno “Restiamo in contatto”
Primo anno di vita per "Restiamo in contatto" a San Giorgio su Legnano, progetto che ha portato anche alla riqualificazione del centro anziani

Da una telefonata per combattere la solitudine a un centro ricreativo che accoglie, coinvolge e crea legami tra generazioni. È la storia del progetto “Restiamo in contatto”, nato a San Giorgio su Legnano e arrivato proprio nei giorni scorsi a tagliare il traguardo del suo primo anno di vita con la regia dell’assessore ai Servizi sociali Monica Lazzaroni e di Lina Di Bari, attuale presidente del centro ricreativo
«L’idea iniziale era quella di fare compagnia agli anziani, ma non sapevamo da dove partire – spiega l’assessore alla partita Monica Lazzaroni -. Abbiamo iniziato chiamando persone già conosciute dai servizi sociali, e quello che è emerso fin da subito è che non bastavano le telefonate: la richiesta principale che ricevevamo era quella di avere compagnia, compagnia vera. Così abbiamo cominciato a fare anche visite a domicilio, sotto la supervisione dell’assistente sociale».
E un passo dopo l’altro, ne è nato qualcosa di più grande. «Abbiamo incontrato tanta solitudine, tante persone in difficoltà anche davanti a sfide tutto sommato piccole – aggiunge Lazzaroni -. Ci siamo accorte che le visite facevano bene anche ai volontari: dopo due ore insieme alle persone che andavamo a trovare, durante le quali ci rendevamo conto di quanto aspettavano le nostre visite, avevamo la dimostrazione di essere sulla strada giusta».

L’avvio del progetto “Restiamo in contatto” ha segnato anche la rinascita del Centro Anziani: proprio grazie alle visite, infatti, Lina Di Bari ha iniziato ad avvicinarsi al centro di via Mella, diventandone prima vicepresidente e poi presidente e, di fatto, rivoluzionandolo. «In questo anno abbiamo sistemato i locali – racconta Di Bari -: abbiamo deciso di ristrutturare l’ambiente, abbiamo imbiancato i locali, rifatto i bagni e acquistato un nuovo frigorifero e un nuovo televisore. Anche i ragazzi ci hanno dato una mano ridipingendo gli armadi, molti si sono anche fermati a guardarli mentre erano all’opera».
Il restyling non ha riguardato “solo” l’immobile, ma anche la gestione del Centro Anziani. E in un anno – tra una gita a Como e una al Burger King, tra una pizza fuori per la Giornata della Donna e un venerdì sera passato a giocare a Scala 40, passando per una tombolata -, in tanti hanno deciso di avvicinarsi al progetto. «Siamo passati da una quindicina ad un’ottantina di iscritti, la maggior parte frequentanti – continua Di Bari -. Abbiamo eletto un nuovo direttivo e dato il via ad una bellissima avventura che ha portato anche all’arrivo di nuovi volontari. Da gennaio, poi, abbiamo adottato un nuovo regolamento e abbiamo anche cambiato il nome: chiacchierando con gli ospiti, infatti, ci siamo resi conto che l’espressione Centro Anziani non piaceva a nessuno, e siamo passati a Centro Ricreativo. Anche questo ha richiamato nuovi utenti e nuovi volontari».
«L’obiettivo, ora, è quello di continuare a strutturare il centro – prosegue Di Bari -: sicuramente questo anno è stato impegnativo e faticoso, ma si è creato un ambiente molto bello e quello che trasmettono le persone che frequentano il centro è davvero pazzesco. Abbiamo utenti anche da Legnano, Canegrate, Busto Garolfo e Nerviano e vogliamo continuare a crescere».
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