Quantcast

Ultimo giro di giostra per due imputati di Piazza Pulita bis. L’inchiesta che ha travolto Legnano verso la prescrizione

Per due dei sette imputati, Luciano Guidi e Flavio Arensi, a maggio del prossimo anno verrà dichiarata l'intervenuta prescrizione

giustizia generica tribunale busto arsizio

Sarà la prescrizione a scrivere il finale del processo “Piazza Pulita bis”, il secondo filone processuale nato dall’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Nadia Calcaterra che a maggio 2019 aveva decapitato la giunta a trazione leghista di Legnano portando nella successiva primavera del lockdown alle condanne “eccellenti” dell’ex sindaco Gianbattista Fratus, del suo vice Maurizio Cozzi e dell’ex assessore alle Opere pubbliche Chiara Lazzarini, poi assolti in secondo grado dalla Corte d’Appello di Milano.

Perlomeno per quanto riguarda la posizione di due degli imputati, Luciano Guidi e Flavio Arensi. A Guidi viene contestato un accordo stretto con Fratus in occasione del turno di ballottaggio delle elezioni amministrative del 2017, quando proprio come l’ex sindaco era in corsa per la poltrona da primo cittadino: accordo in virtù del quale avrebbe barattato i propri voti con una nomina in una municipalizzata per la figlia. Per Arensi, invece, l’addebito riguarda il bando attraverso il quale è diventato curatore artistico del Comune di Legnano, che secondo gli inquirenti sarebbe stato cucito su misura proprio per il critico d’arte.

Il processo a loro carico è tornato in aula mercoledì 28 maggio di fronte ad un nuovo collegio giudicante presieduto da Cristina Ceffa, con Roberto Falessi e Francesca Roncarolo a latere. Ma solo per preannunciare un nuovo rinvio, l’ennesimo di questi cinque anni, e questa volta anche quello definitivo. La prescrizione, infatti, ormai è dietro l’angolo tanto per Guidi, quanto per Arensi, per i quali il termine scatterà rispettivamente ad agosto 2025 e ad aprile 2026, prima della prossima udienza, fissata per maggio del prossimo anno proprio per ragioni di economia processuale. L’ultima, a questo punto, dove verrà dichiarata l’intervenuta prescrizione del reato.

Rimane da definire il “futuro” dei cinque degli imputati coinvolti nel procedimento giudiziario, per i quali all’indomani dell’assoluzione in appello dell’ex sindaco e dei due ex assessori la pubblica accusa aveva chiesto la modifica dei capi di imputazione con la formula dell’imputazione alternativaPaolo Pagani, ex direttore generale di Amga, Enrico Barbarese, ex dirigente per lo sviluppo organizzativo del comune, Enrico Peruzzi, suo predecessore, Mirko Di Matteo, ex direttore di Euro.PA, e Catry Ostinelli, ex presidente di Amga, chiamati a rispondere dell’accusa di aver collaborato a vario titolo con Fratus, Cozzi e Lazzarini alla manipolazione del conferimento di un incarico di consulenza in Euro.PA, della selezione del dirigente per lo sviluppo organizzativo di Palazzo Malinverni e della nomina del direttore generale di AMGA.

Per loro, infatti, il Tribunale di Busto Arsizio aveva accolto l’istanza formulata dalla Procura a fine settembre dello scorso anno per la rimessione alla Consulta della questione di legittimità costituzionale rispetto all’articolo 1 della cosiddetta legge Nordio, che ha sancito l’abrogazione del reato di abuso di ufficio. In aula si tornerà il prossimo 10 giugno, ma con un elefante nella stanza dal momento che ad inizio maggio la Corte Costituzionale ha dichiarato ammissibili le sole questioni sollevate in riferimento alla cosiddetta Convenzione di Merida, trattato internazionale finalizzato al contrasto della corruzione siglato nel 2003 e ratificato dall’Italia nel 2009, ritenendole poi infondate. Il calendario di udienze per il processo c’è, ma è prevedibile già ora che dai banchi delle difese arriverà ancora una volta la richiesta di una sentenza predibattimentale di proscioglimento.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
Noi di LegnanoNews abbiamo a cuore l'informazione del nostro territorio e cerchiamo di essere sempre in prima linea per informarvi in modo puntuale.
Pubblicato il 28 Maggio 2025
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore