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Uniti per San Giorgio: “Basta utilizzare le associazioni per fare politica”

Dopo lo scontro sul PGT, volano gli stracci a San Giorgio su Legnano sulla gestione degli spazi pubblici e dei contributi erogati alle associazioni

Rush finale per i lavori all'ex municipio di via Gerli a San Giorgio

È ormai guerra senza quartiere a San Giorgio su Legnano tra la maggioranza e il gruppo di opposizione Uniti per San Giorgio, che dopo non aver risparmiato accuse a Claudio Ruggeri e ai suoi sul nuovo piano di governo del territorio ora mette nel mirino la gestione degli spazi comunali e dei contributi che vengono erogati alle associazioni, senza esclusione di colpi.

Uniti per San Giorgio: “Per la Casa delle Associazioni ennesima occupazione mascherata”

«Non possiamo più restare in silenzio di fronte all’ennesimo tentativo di piegare strutture pubbliche ai fini di una parte politica – sottolineano da Uniti per San Giorgio tramite il consigliere Samuele Trevisan -. Dopo il caso, già scandaloso, del palazzetto polifunzionale usato per il congresso della CGIL – un evento evidentemente politico, non certo associativo -, mentre dovrebbe essere un luogo al servizio dello sport e delle attività sociali, non un palco per i comizi della sinistra sindacale, ora tocca alla nuova “Casa delle Associazioni” nel vecchio municipio di via Gerli, ancora in fase di completamento ma già oggetto di attenzioni da parte dei soliti ambienti di sinistra. È evidente che si stia preparando l’ennesima occupazione mascherata: partiti, associazioni e gruppi culturalmente e ideologicamente orientati che, sotto la solita retorica dell’inclusione e del “bene comune”, mirano a trasformare spazi pubblici in fortini ideologici. Ma quel che è peggio è che tutto questo avviene sotto gli occhi di un’amministrazione che si presenta come “civica”, ma che nei fatti si comporta come la più rigida delle giunte di sinistra. Una lista civica solo di facciata, che però adotta sistematicamente le stesse logiche faziose e divisive. Il recente rifiuto di osservare un minuto di silenzio per Sergio Ramelli, vittima di un barbaro omicidio politico, ne è solo l’ultima, vergognosa dimostrazione».

«Non basta più indignarsi: serve reagire – aggiungono dal gruppo di minoranza -. I cittadini non ne possono più di vedere spazi pubblici, realizzati con i soldi di tutti, diventare terreno di conquista per le stesse facce, le stesse associazioni, le stesse idee. Le istituzioni devono tornare a garantire imparzialità, non a favorire sistematicamente una parte sola. C’è un’intera cittadinanza che non si riconosce in quella parte politica e che ha lo stesso diritto di accedere, proporre, organizzare. Ma evidentemente, per chi gestisce questi luoghi, il pluralismo vale solo a parole. Chi amministra deve smetterla di fare orecchie da mercante. Vogliamo regole precise, accessi trasparenti e imparziali, e soprattutto rispetto per tutti. Le strutture pubbliche devono essere davvero al servizio di tutte le associazioni, non ostaggio delle solite clientele ideologiche».

Vivere San Giorgio: “Fantasie complottiste”

Critiche bollate dall’amministrazione comunale come «fantasie complottiste», con tanto di invito a «concentrarsi su proposte concrete, evitando di trasformare ogni spazio cittadino in un presunto “fortino ideologico” di turno».

«Ancora una volta, invece di proporre soluzioni, si preferisce avanzare accuse senza fondamento, costruendo un racconto suggestivo fatto di complotti e “occupazioni mascherate”. Ringraziamo Uniti per San Giorgio perché, attraverso le sue affermazioni comparse sulla stampa, ci offre la possibilità di esprimere ai cittadini del nostro paese l’enorme stima che nutriamo per le associazioni del nostro territorio, che lavorano con passione per rendere il nostro paese sempre più attivo, rispondente ai bisogni di chi lo abita, ma soprattutto perché tutto il loro operato è dettato da una passione che genera benessere su più livelli».

«L’anima della lista civica Vivere San Giorgio ha le sue radici principalmente tra le associazioni di volontariato, sportive e culturali del nostro territorio. Negli anni abbiamo lavorato per dare valore alle associazioni, che trovano il loro luogo di espressione nella Consulta delle Associazioni, nata grazie a questa lista civica e oggi più che mai attiva e propositiva: durante l’ultimo incontro del 27 marzo, erano presenti 14 realtà associative a fronte di 23 iscritte e un gruppo consigliare (il nostro!) a fronte di 3 iscritti. Il lavoro che viene fatto insieme è un lavoro di rete, che sprigiona idee e pensieri, uno spazio dove poter condividere progetti da spendere sul nostro territorio, spesso sostenute coralmente sia a livello di intenti sia fattivamente come mutuo aiuto. È un peccato che il consigliere di minoranza, o qualcuno del suo gruppo, non abbia mai partecipato, perché altrimenti saprebbe che chi porta avanti con passione e sacrificio un’associazione per il bene comune, non lo fa per schierarsi politicamente né per aderire alla nostra lista civica. Siamo certi che queste persone siano assolutamente libere politicamente: quello che accomuna è ben altro, in effetti, forse poco comprensibile se non vissuto».

«Le azioni che abbiamo portato avanti in questi anni sono molte e crediamo che i cittadini di San Giorgio le abbiano notate e apprezzate così come le stanno apprezzando al di fuori dei nostri confini – aggiungono dalla maggioranza -. Forse il consigliere non conosce quali siano le procedure per l’assegnazione di spazi e contributi in un’amministrazione pubblica? Partecipando alla consulta ed alla vita amministrativa in modo più puntuale, ben potrebbe comprendere i criteri che portano all’ottenimento di contributi: è la presentazione di progetti utili e interessanti per la collettività che determina la valutazione positiva. E comunque nei limiti delle rendicontazioni che devono essere presentate e vengono valutate dagli uffici. Anche per quanto riguarda la Casa delle Associazioni si procederà in modo trasparente chiedendo a tutte le realtà del territorio di formulare il loro interesse e valutando le esigenze e la ricaduta dell’attività sul territorio mediante criteri predeterminati, come è già stato discusso e condiviso in consulta. È sempre affascinante osservare come certe versioni dei fatti vengano costruite con grande sicurezza, quasi fosse sufficiente raccontare una storia con convinzione per trasformarla in realtà. Ma il problema è che, nella vita reale, esistono le verifiche, le fonti, i fatti concreti. È evidente che per qualcuno la verità sia più una questione di interpretazione personale che di aderenza ai fatti o magari di mera strumentalizzazione».

«Faccio parte della giunta come assessore alla Cultura e alla Pubblica Istruzione, extraconsiliare; questi sono i miei primi vagiti come persona che si occupa di politica e, pur comprendendo questi veleni che entrano in circolo, sono sempre dell’idea che forse sarebbe meglio utilizzare le nostre energie per amministrare al meglio il paese, rendendolo vivo, attivo e promotore di bellezze – conclude l’assessore alla partita Cristiana Comerio -. Invito i consiglieri di minoranza a partecipare attivamente agli eventi proposti dalle associazioni e ad invitare le associazioni che loro conoscono e che ancora non fanno parte della Consulta ad aderire e ad inviare i loro progetti all’amministrazione, perché solo così potranno capire e conoscere che cosa realmente questa comunità sta creando al di là dei colori politici, e solo allora, forse, potrà giudicare l’operato di chi sta lavorando seriamente per il paese».

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 27 Maggio 2025
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