Rifiuti abbandonati tra Nerviano e Rho: dopo un mese di indagini la Polizia Locale sanziona la maleducata
La Polizia Locale del Comando Unico di Nerviano e Pogliano è riuscita ad indentificare la maleducata e per lei è scattata una sanzione amministrativa di 50 euro per il mancato corretto conferimento dei rifiuti, come previsto dal regolamento comunale

Per risalire all’autrice di una serie di abbandoni di rifiuti lungo la pista ciclabile di via Carlo Porta a Nerviano sul confine di Rho c’è voluto oltre un mese di attente indagini. Alla fine però gli agenti della Polizia Locale del Comando Unico di Nerviano e Pogliano sono riusciti ad indentificare la maleducata e per lei è scattata una sanzione amministrativa di 50 euro per il mancato corretto conferimento dei rifiuti, come previsto dal regolamento comunale.
Le segnalazioni di sacchi abbandonati con cadenza quasi settimanale andavano avanti da circa un mese e mezzo, creando disagio e degrado in una zona frequentata da ciclisti e pedoni. In alcune occasioni i sacchi si trovavano addirittura nel territorio del comune di Rho. La svolta è arrivata quando, durante uno degli ultimi sopralluoghi, all’interno di un sacchetto è stato rinvenuto uno scontrino fiscale. Un dettaglio apparentemente banale, che però ha permesso agli agenti di rintracciare la donna: contattato l’esercente che aveva emesso lo scontrino, è stato possibile risalire alla banca d’appoggio del pagamento e, attraverso i circuiti interbancari, identificare la titolare della carta utilizzata per l’acquisto.
Al termine delle indagini, la “pattumeros” è stata identificata: si tratta di una cittadina ucraina residente a Nerviano. Convocata al comando di Polizia Locale, la donna ha ammesso le proprie responsabilità, spiegando che nel suo paese di origine (Ucraina) è consuetudine utilizzare i cestini pubblici per il conferimento dei rifiuti domestici, senza depositarli nei pressi delle abitazioni. I sacchi venivano infatti abbandonati a terra vicino al cestino posto lungo la pista ciclabile. Inoltre, la donna ha riferito di lavorare presso una ditta di pulizie di Rho, dalla quale otteneva alcuni sacchi destinati ai rifiuti domestici.
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