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Messa alla prova per i due ex dipendenti del Comune di Canegrate accusati di essere “furbetti del cartellino”

I due ex dipendenti del Comune di Canegrate sono accusati di aver "timbrato" la presenza in ufficio mentre invece non si trovavano al lavoro

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Hanno chiesto la messa alla prova i due ex dipendenti del Comune di Canegrate, tra cui l’ex sindaco di Nerviano Enrico Cozzi, indagati nei mesi scorsi per falsa attestazione della presenza e truffa aggravata. La richiesta dei due ex dipendenti, licenziati con effetto immediato ad inizio aprile dall’ente mentre era ancora in corso il relativo procedimento penale, è arrivata ad inizio settimana.

La messa alla prova consente all’imputato di evitare la condanna svolgendo, sotto controllo dell’autorità giudiziaria, un percorso personalizzato di trattamento e reinserimento sociale, comprensivo di attività riparative e socialmente utili. Se il percorso viene portato a termine positivamente, il reato è dichiarato estinto. Si può presentare richiesta di messa alla prova – concedibile non più di una volta – solo per reati puniti con non più di quattro anni di carcere, sia essa congiunta o alternativa alla pena pecuniaria.

I due ex dipendenti del Comune di Canegrate sono accusati di aver “timbrato” la presenza in ufficio mentre invece non si trovavano al lavoro. Secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, coordinate dal pubblico ministero Nadia Calcaterra della Procura di Busto Arsizio, i due si scambiavano i badge per alterare ingressi ed uscite dall’ufficio, per un danno allo Stato quantificato in 3.500 euro.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 09 Maggio 2025
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