Taglio del nastro per il defibrillatore donato a Nerviano in memoria di Alberto Barlocco, ex volontario CRI venuto a mancare a gennaio dopo essere stato colpito da un arresto cardiocircolatorio. Il nuovo DAE è stato installato in una delle colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici posizionate sul territorio comunale grazie ad un finanziamento regionale, davanti al parco della ex Meccanica; un altro apparecchio salvavita, sempre in ricordo del 31enne, sarà invece collocato in un’altra colonnina nelle vicinanze della casa dell’acqua di Sant’Ilario.

«Sono sempre molto stupita di come da una tragedia poi si riesca a trarre il meglio che c’è in ciascuno di noi, e questa donazione ne è un esempio – ha sottolineato il sindaco Daniela Colombo -: la tragedia della morte di Alberto ha dato origine alla donazione di due defibrillatori, strumenti salva-vita rispetto ai quali il comune di Nerviano ha fatto dei grossi investimenti, un gesto va nel solco degli obiettivi dell’ente».

L’acquisto dei due defibrillatori è stato possibile grazie alla raccolta fondi promossa sulla piattaforma di fundraising GoFundMe da Andrea Girardi, Sara Beccaglia, Alessia Dellavedova e Mattia Chiandotto, che puntava a raccogliere in tutto 3mila euro ed ha invece più che doppiato l’obiettivo, arrivando a quota 8mila euro. I fondi raccolti serviranno anche a sostenere l’associazione Oltre l’Ostacolo, realtà che si dedica all’ippoterapia e alla rieducazione equstre dove Alberto ha svolto parte della sua attività di volontario.

«Il gesto che ciascuno di noi ha fatto è stato un gesto spontaneo e volontario con il comune intento di rendere onore ad Alberto – hanno spiegato gli amici del 31enne durante la cerimonia di inaugurazione -. E allora a lui, alle sue risate, alla sua leggerenza, al suo carisma, alle sue gesta che raramente passavano inosservate credo che debbano andare i ringraziamenti di oggi. Perciò grazie Alberto, grazie di essere passato dalle vite di ciascuno di noi».

Al taglio del nastro hanno partecipato tantissimi amici, colleghi e familiari di Alberto Barlocco. «Purtroppo la vita di Alberto è stata breve seppure intensa, ma pensiamo che nel periodo in cui è stato con noi abbia saputo portare sempre allegria e, come dice qualche suo amico, è sempre stato l’anima della festa – sono state le parole della madre -. Se oggi potesse essere qua, certamente troverebbe le parole giuste per ognuno: oggi non lo vediamo, ma speriamo vivamente che lui da lassù ci guardi e ci sostenga, incredulo nel vedere quanto affetto e solidarietà abbia saputo smuovere. Si dice che abbia lasciato un segno, e il segno pensiamo l’abbia lasciato sia in vita che ora. Ci auguriamo che questi defibrillatori non debbano mai essere usati, ma nel caso servissero speriamo che riescano a salvare qualche vita».