Quale futuro per l’ex Comando della Polizia Locale di Nerviano in via Generale Dalla Chiesa dopo la nascita del nuovo Comando unico di Polizia Locale di Nerviano e Pogliano Milanese? Se lo chiede la Lega, che durante l’ultima seduta consiliare ha presentato un’interpellanza ad hoc parlando poi a valle del consiglio comunale dell’«ennesima “non risposta” polemica e stizzita del sindaco».

In aula la prima cittadina Daniela Colombo aveva spiegato che i locali dell’ex Comando di Polizia Locale «sono vuoti dal punto di vista delle risorse umane, ma c’è ancora un archivio che presumibilmente risale agli ultimi 20 anni che deve essere catalogato ed eventualmente anche distrutto sulla base della natura degli atti che sono conservati», operazione che «richiederà moltissimo tempo». «In quel locali – aveva aggiunto il sindaco – è presente anche un’infrastruttura tecnologica che serve per mettere in comunicazione il ponte radio con le telecamere che sono nella centrale operativa del nuovo Comando, quindi c’è anche un’infrastruttura che deve essere garantita e al momento deve rimanere lì».

«Al netto di questi due elementi fondamentali – aveva concluso Colombo -, quella struttura presenta delle criticità strutturali che ci hanno portato ad optare per un comando dislocato nella nuova sede di Pogliano: muffa sulle pareti in diversi ambienti, almeno un paio di caloriferi che non funzionano, condizionatore guasto, tapparelle che non funzionano, piastrelle staccate in diversi punti, un impianto elettrico che non è a norma e una centrale termica che non funziona, non arriva acqua fredda. È una struttura che ha bisogno di una riqualificazione pesante. Non penso di esagerare se dico che ci vorrà almeno un anno soltanto per sistemare quegli archivi, dopodiché rispetto alla riqualificazione abbiamo priorità piuttosto pressanti per altri immobili, quindi in questo momento quell’immobile non può essere utilizzato per altri scopi».

Risposte che non hanno convinto il Carroccio. «Sentirsi dire che, seppur locali vuoti di personale, hanno all’interno un notevole archivio cartaceo da catalogare prima e smaltire poi e che hanno una infrastruttura tecnologica propedeutica all’utilizzo degli impianti di video-sorveglianza, è cosa nota – sottolineano dalla Lega -. Sentire poi delle condizioni infrastrutturali critiche e della necessità di un intervento “importante” di riqualificazione, non è certo una novità. Tutte cose risapute, come che le priorità sono altre e, per questo, la nostra richiesta era di sapere qualcosa in prospettiva futura e non sicuramente nell’immediato o a breve!»

«Da parte di chi ha sempre parlato di programmazione, di non fermarsi all’oggi e di essere lungimiranti, volando alto e pensando al domani, ci saremmo aspettati una risposta diversa – è la critica del Carroccio -. Diciamo questo nell’ottica di un confronto costruttivo, dove le opposizioni fanno proposte e, da parte nostra, vista la carenza di spazi per diverse associazioni del territorio, questa potrebbe rappresentare per il futuro una opportunità da cogliere. Purtroppo, un’altra occasione di confronto persa».