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Parabiago si colora di Medioevo con il villaggio medievale e la rievocazione storica della battaglia

Pienone di visitatori a Parabiago per il doppio appuntamento dedicato al Medioevo al parco di Villa Corvini e al Parco Crivelli

Tuffo nel Medioevo per Parabiago, che domenica 7 aprile è tornata al 1339 grazie alla Giornata medievale organizzata dalla Pro Loco al Parco Crivelli e alla rievocazione storica medievale andata in scena nel parco di Villa Corvini con la regia dell’associazione Parabiago Medievale insieme all’associazione culturale El Bigatt e a Legnanum Medievalis. Un doppio appuntamento tutto dedicato alla storia che è tornato a colorare la città e ha fatto il pienone di visitatori.

Parabiago si colora di Medioevo con il villaggio medievale e la rievocazione storica della battaglia

La giornata medievale

Il parco Crivelli e via Sant’Antonio dalle 10 in poi si sono immersi nella storia con l’apertura del villaggio medievale, dove i visitatori hanno trovato ad accogliergli lanaioli, venditori di stoffe, ricamatrici, contadini, fabbro, falegname, fornaia, pittori, arpisti, giullari, musici e persino una fattucchiera. Insieme ad arti e mestieri nel villaggio c’è stato spazio anche per un castello, stemmi medievali, un orto, dolci e granaglie, una locanda per bere e spizzicare, una birreria artigianale con anche sidro e idromele e una griglieria per il pranzo vero e proprio.

Alla giornata di festa organizzata dalla Pro Loco hanno partecipato gli Sbandieratori di Legnano, i musici medievali “In itinere” da Pavia e artigiani del ferro e del legno. Con loro anche le scuole, che hanno colorato la giornata con musiche, balli e lavori a tema. Spazio ovviamente anche alla storia, con la Pro Loco che per la rievocazione della battaglia ha scelto di coinvolgere Arteritmica e ASD Kankudojo, senza trascurare la figura di Sant’Ambrogio, comparso con il suo cavallo bianco per decretare, come vuole la leggenda, la vittoria di una fazione.

La rievocazione storica della battaglia

Anche il parco Corvini si è colorato di Medioevo fin dalle prime ore della mattinata con l’allestimento del campo medievale e le esibizioni della Scuola campanaria Chiostro di Voltorre, dei Falconieri di sua Maestà Reale, dei Tamburi di Brisighella, della Kalenda Maya Danza e dei musici dell’Ordine dei Cavalieri di Legnano.

Al taglio del nastro, insieme alle istituzioni cittadine, anche il sottosegretario all’Istruzione Paola Frassinetti, l’europarlamentare Carlo Fidanza, il consigliere comunale di Milano Enrico Marcora e il consigliere comunale di Parabiago Giuliano Polito.

Accanto all’accampamento medievale anche spettacoli di rapaci, giochi per i più piccoli e i ragazzi e stand a tema come quello dell’armaiolo. Senza dimenticare lo spazio centrale riservato alle cronache della battaglia, tanto con le letture quanto con la rievocazione della battaglia che ha chiuso la giornata.

Parabiago si colora di Medioevo con il villaggio medievale e la rievocazione storica della battaglia

La battaglia di Parabiago

La battaglia di Parabiago fu combattuta il 21 febbraio 1339 nelle campagne attorno a Parabiago tra le truppe milanesi di Azzone Visconti, guidate dallo zio Luchino, e i ribelli della Compagnia di San Giorgio, guidati dallo zio Lodrisio, pretendente al titolo di Signore di Milano. Secondo quanto si legge sul sito dell’Ecomuseo, «la faida che portò alla battaglia affonda le sue radici negli anni precedenti, quando Azzone Visconti, unico erede del padre Galeazzo I, comprò il titolo di vicario di Milano dall’imperatore di Germania Lodovico il Bavaro: nel 1332 al suo governo si associarono gli zii Luchino e Giovanni Visconti e l’altro zio, Lodrisio, escluso, diede vita ad una serie di congiure per spodestare i tre creando un’armata chiamata Compagnia di San Giorgio».

Durante la battaglia per cogliere di sorpresa i nemici Lodrisio entrò a Parabiago da Canegrate, dal Sempione e costeggiando l’Olona. Al culmine della battaglia secondo la leggenda sarebbe apparso sul campo Sant’Ambrogio, spuntando a cavallo da una nuvola bianca, e avrebbe iniziato a frustare i soldati della Compagnia di San Giorgio. L’apparizione avrebbe dato coraggio alle truppe guidate da Luchino Visconti, che si avventarono sul nemico ed ebbero la meglio. Al termine degli scontri Lodrisio venne catturato e per ordine di Azzone fu rinchiuso nelle prigioni di San Colombano al Lambro.

Leda Mocchetti
leda.mocchetti@legnanonews.com
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Pubblicato il 07 Aprile 2024
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