Mentre la maggioranza uscente si prepara a presentare domenica 17 marzo la squadra che sosterrà Giovanni Rigiroli nella corsa a Palazzo Molteni alle prossime elezioni amministrative di Busto Garolfo, arriva la prima certezza sui nomi in lista come aspiranti consiglieri. O meglio su un nome che in quella lista non ci sarà: quello di Patrizia Campetti, già consigliera comunale durante il primo mandato da sindaco di Susanna Biondi e da cinque anni assessore a Cultura, Politiche giovanili, Ecologia, Promozione e Marketing territoriale.

Nelle ore scorse, infatti, Campetti ha annunciato in un lungo messaggio pubblicato sui social la decisione di non ricandidarsi con il gruppo di cui ha fatto parte negli ultimi dieci anni. «Sono felice di questa esperienza che mi ha chiesto tanto e mi ha dato tanto, ringrazio tutti e, dopo attenta riflessione e una buona dose di amarezza, non me la sento di ricandidarmi con l’attuale gruppo, mi limiterò a finire il mio mandato con la maggior serenità possibile: ho ancora qualche bel progetto da ultimare – sottilinea Campetti -. Rimango sul territorio disponibile con le mie competenze e la mia esperienza, con immutata voglia di fare, semmai ce ne fosse bisogno. Auguro ai futuri candidati sindaci e consiglieri ogni bene e che possano lavorare con dedizione, impegno e responsabilità per il bene del paese!».

«Sono arrivata quasi al capolinea di un percorso lungo dieci anni, bello, entusiasmante, stimolante, che mi ha dato tanto, impegnato tempo ed energie – spiega l’assessore uscente -. Sono riconoscente a tutti quelli che mi hanno dato l’opportunità di vivere questa esperienza, a chi negli anni mi ha sostenuta e apprezzata, ha fatto squadra con me, mi ha criticata in maniera costruttiva, perché tutti hanno lasciato in me qualcosa di arricchente, che mi ha cambiata e fatta crescere. Ho lavorato in una squadra competente e insieme abbiamo raggiunto risultati importanti sapendo anche cogliere le opportunità offerte del PNRR».

«Sono consapevole di essere una persona diretta, anzi “direttissima”, difficile da gestire, esuberante, a volte scomoda, volitiva, caparbia, curiosa, leale, intuitiva, creativa – aggiunge Campetti -: tutte doti che mi contraddistinguono e di cui vado fiera e che mi hanno permesso di raggiungere i tanti, anzi tantissimi, obiettivi come consigliera comunale nel primo mandato e nei miei assessorati in quest’ultimo mandato. Non posso che essere soddisfatta, banalmente contenta, guardando con orgoglio i progetti realizzati, ma ancor più per essere riuscita a far dialogare realtà distinte e distanti del paese, coinvolgere sempre tanti attori e aver “creato” insieme a loro tante cose belle e tanti progetti. Ci sono voluti anni di gran lavoro e di grandi fatiche per dissodare il terreno, seminare, concimare, curare, annaffiare per vedere finalmente germogliare e sbocciare i fiori e godere dei frutti».

«Credo nel mio piccolo di aver aiutato a migliorare questo paese, mettendoci sempre la faccia – conclude l’assessore -. Ho sempre pensato alla politica come la definì Pericle, “l’arte del vivere assieme” con rispetto, onestà intellettuale, riconoscimento dei meriti, valorizzazione delle risorse, democrazia, imparzialità, lealtà, passione, impegno per il bene comune, slegata da colori, bandiere, ideologie e demagogie. Continuerò a vederla così, mettendo sempre prima di tutto le persone, il rispetto reciproco, la coerenza, la trasparenza, la chiarezza degli intenti, il coraggio per affrontare anche le situazioni difficili, il confronto e, quando necessario, lo scontro purché costruttivo: valori imprescindibili senza i quali per me non si può parlare di “squadra”».